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La mia Euphorbia obesa ha quattro anni e l’ho presa per caso nel 2011 ignorando l’esistenza di questo genere di piante che adoro. Credo di averne una decina di varietà, infatti ho creato nel blog la sezione a loro dedicata. Come di consueto la fotografia del mio esemplare alcuni consigli. Buon inizio settimana, Francesco Diliddo

euphorbia obesa

Curiosità e consigli per la coltivazione dell’Euphorbia obesa.

È una pianta sempreverde originaria del Sud Africa e il fusto mantiene per tutto l’anno una colorazione giallastra o grigio-verde; questa pianta non supera mai i 12 centimetri di altezza, anche negli esemplari adulti con diversi anni.
L’euphorbia obesa appartiene alla categoria delle piante succulente e potrebbe anche essere coltivata in serra a temperature oscillanti intorno ai 5° C. In questa circostanza però il terriccio dovrebbe essere mantenuto completamente asciutto.
Il clima ideale per coltivare questo tipo di pianta è ad una temperatura intorno ai 15° C, con un’esposizione al sole di almeno 3-4 ore al giorno. Avendo dei tessuti molto carnosi in grado di mantenere grosse quantità d’acqua al loro interno, ha bisogno di essere annaffiata solo quando il clima è molto caldo. Quindi, per farla crescere nel modo migliore, si deve evitare di dare troppa acqua, badando che tra un’innaffiatura e l’altra il terriccio della nostra pianta rimanga completamente asciutto per almeno 48 ore. L’annaffiatura più corretta dovrebbe essere quindi praticata ogni 4-5 settimane, avendo cura di bagnare il substrato del terriccio con 1 o 2 bicchieri d’acqua, in base anche alla grandezza della pianta stessa. Il terreno ideale in cui coltivarla deve essere formato da ¾ di terriccio e ¼ di sabbia, in modo da riuscire a mantenerlo molto ben drenato, evitando accumuli di acqua che potrebbero esserle fatali. Il periodo ideale per la concimazione è la primavera, quando le temperature non sono ancora troppo calde. Per la fertilizzazione di questa pianta è consigliabile utilizzare concimi specifici, che siano poveri di azoto, in modo che non si stimoli un’eccessiva produzione vegetativa che sarebbe facilmente attaccabile da malattie legate a funghi e muffe. La moltiplicazione di questo tipo di pianta può avvenire per talea o per semina. L’operazione più semplice è senza dubbio quella per talea.

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