Saintpaulia ionantha o violetta africana.

Ecco il nuovo esemplare di Saintpaulia ionantha, affiancato alla violetta africana (nome comune) dal fiore bianco trovata nella nuova casa a novembre 2015. Dopo la fotografia scrivo alcuni consigli presi dalla rete. Saluti, Francesco Diliddo

Curiosità e consigli per le cure della Saintpaulia ionantha.

Le violette africane sono delle piccole perenni sempreverdi, originarie delle zone montuose tropicali della Tanzania e del Kenya. Per tutto l’arco dell’anno, tra le foglie al centro della rosetta, si ergono sottili fusti carnosi, che portano alcuni fiori a cinque petali, con al centro le tipiche antere gialle.
La Saintpaulia ionantha è la specie più diffusa, con foglie ricoperte da una sottile peluria e di colore scuro sulla pagina superiore, con la pagina inferiore porpora. Ne esistono decine di ibridi, molto coltivati come piante da appartamento.
Sono molto diffuse, da svariati decenni, grazie al fatto che la loro fioritura è continua per molti mesi all’anno, e occupano poco spazio: una pianta adulta può tranquillamente restare in un vasetto di diametro 20 centimetri, circa. In natura vivono in zone collinari, nel sottobosco, caratterizzate da una alta umidità ambientale. Il segreto per mantenere una saintpaulia sempre sana e piena di fiori sta appunto nelle annaffiature; queste piante hanno foglie carnose, che possono sopportare brevi periodi di siccità, ma se attendiamo troppo ad annaffiarle le fogli e si afflosciano rapidamente. Risulta quindi importante annaffiare con regolarità, cercando di mantenere il terreno sempre umido, ma non saturo di acqua. Il terreno sarà ricco e soffice, costituito da terriccio universale mescolato con poca torba di sfagno o terriccio di foglie, in modo che sia in grado di trattenere leggermente l’umidità delle annaffiature. Le saintpaulie gradiscono anche una buona umidità ambientale, che è abbastanza difficile da mantenere, in quanto non è opportuno vaporizzare il fogliame; risulta quindi assai utile posizionare i vasetti all’interno di portavasi leggermente più grandi, dove si possa mantenere della ghiaia, o della argilla espansa, sempre ben bagnata, in modo che lasci evaporare una buona quantità di umidità. Queste piante non amano la luce solare diretta, che oltre ad asciugare rapidamente il terreno, tende anche a provocare vistose scottature sulle foglie. Le saintpaulie non amano molto venire rinvasate, quindi questa operazione si effettua ogni due o tre anni, in autunno, e generalmente un pianta riinvasata impiega alcuni mesi prima di ricominciare a fiorire.

 

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