Il colore del fiore della clematis fujimusume mi ha subito conquistato e l’ho presa partecipando all’iniziativa Clematidi in festa a Pescia ed ora sono entrato nel gruppo facebook “Clematidi” per condividere le esperienze colturali degli amanti di queste genere di piante. Questo esemplare l’ho sistemato nel punto migliore per loro, addossato ad una parete vicino al graticcio e le radici sono protette da piante erbacee seminate nel grande vaso.
Di seguito i consigli e le curiosità per le cure. Buona giornata, Francesco Diliddo

clematis fujimusume

Curiosità e consigli per la coltivazione delle clematis.

Appartiene al gruppo di potatura 2 (potatura leggera): è il gruppo a cui appartengono tutte le clematis che fioriscono fra maggio e giugno, anche queste sui rami dell’anno precedente. Si tratta degli ibridi a fioritura precoce, incluse le cultivar a fiore doppio e semi-doppio, e che generalmente sono in grado di produrre una seconda fioritura (anche se meno abbondante e con fiori semplici se i primi erano doppi) a fine estate, tra settembre e ottobre. Tra febbraio e marzo, più precisamente quando si iniziano a gonfiare le prime gemme, occorre ripulire la pianta da tutti i rami secchi o deboli, e tagliare le foglie vecchie; poi si osserva ogni singolo stelo partendo dalla cima scendendo verso la sua base, finché non si incontra la prima coppia di gemme ben sviluppate, per tagliare il ramo a 0,5 – 1 cm sopra di esse.

Le clematidi per la loro versatilità, diversità dei fiori e dei colori, sono le piante più idonee per essere coltivate in giardini grandi e piccoli od in vasi capienti sui terrazzi. Bisogna scegliere una posizione dove possano avere le radici in un terreno fresco, umido ed abbastanza drenato, senza ristagno d’acqua e godere di una posizione luminosa o soleggiata (“testa al sole e piede all’ombra”). Le clematidi come tutti i rampicanti hanno bisogno di un sostegno a cui aggrapparsi, che sia un graticcio di ferro o di legno piantato nel terreno o fissato ad una parete. In giardino la collocazione migliore per le clematidi è crescere a ridosso od appoggiate ad un’altra pianta rampicante, come ad una rosa, su di un solanum, il plumbago, delle piccole edere, sul glicine, facendo attenzione ad impiantarla a debita distanza. Le clematidi in natura crescono sopra alberi od arbusti, attorcigliando i loro viticci leggeri ma saldi intorno a rami e rametti senza peraltro danneggiare o soffocare la pianta che le ospita. Questa unione permette alla clematidi di avere più benefici: essere protette dal vento ed essere ombreggiate nelle ore più calde.
Per la coltivazione della clematis fujimusume in vaso è sufficiente del terriccio universale di buona qualità: il terreno dovrebbe essere fertile e friabile ma le clematis si adattano bene anche a terreni pesanti ed argillosi, consigliando di aggiungere sabbia.
Le clematidi sviluppano l’apparato radicale in profondità, quindi hanno bisogno di contenitori profondi, a seconda degli esemplari da impiantare, che siano alti dai 35 ai 50 cm, preferibilmente in coccio. Importante è curare il drenaggio del fondo vaso con ciottoli od argilla espansa.
Quando si raggruppano le piante, l’una trae beneficio dall’altra, sia per l’ombreggiamento che per il vento, inoltre l’aspetto estetico risulta più armonico e naturale. Porre la clematide interrando fino a 1 nodo del fusto, circa 2 cm, ricoprire con il terriccio lasciandolo più basso del bordo del vaso in modo da poter aggiungere sopra uno strato di pacciamatura di foglie per evitare il surriscaldamento del terriccio nelle ore più calde.
E’ sufficiente che questa abbia un’altezza minima di circa 40-50 cm, purchè non abbia radici che entrino in competizione con le altre piante.
Su alcune clematidi la potatura è importante perchè stimola l’emissione di nuovi getti ed aiuta ad avere copiose fioriture. Il genere delle clematidi comprende numerose specie ed infiniti ibridi che hanno la fioritura in diversi periodi dell’anno, alcune fioriscono su legno vecchio altre su legno nuovo, quindi la potatura varia a seconda del periodo di fioritura e della specie a cui appartengono. Raramente le clematidi vengono colpite da malattie.

 

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