La prima talea di hoya carnosa nel 2015.

Mi hanno regalato due talee: una di hoya carnosa e hoya carnosa krimson queen nel 2015 e stavano in gran forma. Il trasloco è stato tragico per loro, la variegata l’ho regalata a mia madre in Puglia e la hoya carnosa sto cercando di riprenderla. È la prima esperienza con queste genere di piante e mi sono documentato in rete, così condivido con voi le mie ricerche. Ecco le foto delle mie talee (la più piccola e la più vecchia) e una foto dei fiori presa dalla rete. Saluti Francesco Diliddo

Curiosità e consigli per la cura dell’hoya carnosa.

Al genere hoya appartengono centinaia di specie e cultivar, tutte originarie dell’Asia meridionale, dell’Australia e della Polinesia; la specie Hoya carnosa è quella più facilmente riscontrabile nei vivai europei: ha fiori bianchi o rosa pallido con centro rosso. I boccioli vengono prodotti per tutto il periodo vegetativo.
Le foglie sono lanceolate, lucide, verde scuro (ci sono anche con foglie variegate nel crema e nel rosa) e può raggiungere in vaso i 2 metri di altezza, crescita molto rapida. Originaria della Cina e del Giappone.
Si tratta di una pianta da appartamento abbastanza vigorosa, che in estate può essere coltivata senza problemi sul terrazzo; ha portamento rampicante o strisciante, e può raggiungere anche alcuni metri di lunghezza, ha bisogno di un graticcio a cui aggrapparsi. Dalla primavera fino a fine estate produce grandi infiorescenze ad ombrello, pendule, costituite da piccoli fiori cerosi, a stella, bianchi con centro rosso o rosa.
Esistono centinaia di specie di hoya con fiori diversi, da quelli minuscoli fino a quelli che hanno qualche cm di diametro; alcune infiorescenze sono completamente sferiche, alcune specie producono fiori singoli. Ciò che accomuna tutti i fiori delle hoya è l’intenso profumo che emanano.
Le infiorescenze vengono prodotte su piccoli peduncoli, che si sviluppano all’ascella fogliare; il peduncolo, una volta appassita la prima infiorescenza, si sviluppa ulteriormente per produrre una nuova infiorescenza, come avviene ad esempio per le phalaenopsis; per questo motivo è importante evitare di asportare i peduncoli quando si rimuovono i fiori appassiti.
Il rinvaso è consigliato ogni 2-3 anni, ma evitando di sostituire il contenitore con uno eccessivamente grande. E’ possibile coltivarla in giardino, ma solo in zone con inverni particolarmente miti, e comunque in luogo riparato, poichè temperature inferiori agli 8-10° C possono danneggiare la pianta.
Il terriccio deve essere ricco e sciolto, mescolato a poca pietra pomice per migliorare il drenaggio.  Richiede un luogo molto ben luminoso, lontano dai raggi solari diretti, ma dove la pianta possa godere di una buona quantità di luce solare filtrata, per almeno alcune ore ogni giorno. In casa è bene porle nei pressi di una finestra a Sud o Ovest. All’aperto gradiranno, specie nelle ore centrali della giornata, un’ombra leggera creata da alberi a foglia caduca o pergolati. Da marzo a settembre annaffiamo con regolarità, controllando con le dita che il terreno si sia asciugato prima di annaffiare ulteriormente; concimare ogni 12-15 giorni. Nei mesi freddi diradiamo le annaffiature, visto che la pianta, in riposo vegetativo, sopporta senza problemi la siccità.

 

 

Hoya carnosa, il primo fiore nel 2020.
La hoya carnosa krimson queen sul balcone pugliese di mia madre, agosto 2021.

12 risposte

    1. è difficile da trovare, puoi provare nei garden specializzati (l’ultima volta le vendevano da OBI ad esempio). I miei esemplari derivano da scambi di talea sul gruppo facebook “Scambiami talee” saluti

    1. è difficile da trovare, puoi provare nei garden specializzati (l’ultima volta le vendevano da OBI ad esempio). I miei esemplari derivano da scambi di talea sul gruppo facebook “Scambiami talee” saluti

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