Clematis viola.

Oggi sono stato all’evento Clematidi in Festa a Pescia in provincia di Pistoia, con esemplari stupendi appartenenti ai tre gruppi di potatura. Ho potuto confrontarmi con Massimo, il proprietario, che mi ha consigliato al meglio le varietà in base alle caratteristiche di esposizione del balcone. Ho acquistato ben tre esemplari: Clematis Viola, Clematis Fujimusume e la Princess Kate; quest’ultima non è ancora fiorita quindi pubblico una foto presa dalla rete. Buon fine settimana, Francesco Diliddo

Curiosità e consigli per la coltivazione delle clematis.

Le clematis per la loro versatilità, diversità dei fiori e dei colori, sono le piante più idonee per essere coltivate in giardini grandi e piccoli od in vasi capienti sui terrazzi. Bisogna scegliere una posizione dove possano avere le radici in un terreno fresco, umido ed abbastanza drenato, senza ristagno d’acqua e godere di una posizione luminosa o soleggiata (“testa al sole e piede all’ombra”). Le clematidi come tutti i rampicanti hanno bisogno di un sostegno a cui aggrapparsi, che sia un graticcio di ferro o di legno piantato nel terreno o fissato ad una parete. In giardino la collocazione migliore per le clematidi è crescere a ridosso od appoggiate ad un’altra pianta rampicante, come ad una rosa, su di un solanum, il plumbago, delle piccole edere, sul glicine, facendo attenzione ad impiantarla a debita distanza. Le clematidi in natura crescono sopra alberi od arbusti, attorcigliando i loro viticci leggeri ma saldi intorno a rami e rametti senza peraltro danneggiare o soffocare la pianta che le ospita. Questa unione permette alla clematidi di avere più benefici: essere protette dal vento ed essere ombreggiate nelle ore più calde.
Per la coltivazione della clematis in vaso è sufficiente del terriccio universale di buona qualità: il terreno dovrebbe essere fertile e friabile ma queste piante si adattano bene anche a terreni pesanti ed argillosi, consigliando di aggiungere sabbia.
Le clematidi sviluppano l’apparato radicale in profondità, quindi hanno bisogno di contenitori profondi, a seconda degli esemplari da impiantare, che siano alti dai 35 ai 50 cm, preferibilmente in coccio. Importante è curare il drenaggio del fondo vaso con ciottoli od argilla espansa.
Quando si raggruppano le piante, l’una trae beneficio dall’altra, sia per l’ombreggiamento che per il vento, inoltre l’aspetto estetico risulta più armonico e naturale. Porre la clematide interrando fino a 1 nodo del fusto, circa 2 cm, ricoprire con il terriccio lasciandolo più basso del bordo del vaso in modo da poter aggiungere sopra uno strato di pacciamatura di foglie per evitare il surriscaldamento del terriccio nelle ore più calde.
È sufficiente che questa abbia un’altezza minima di circa 40-50 cm, purchè non abbia radici che entrino in competizione con le altre piante.
Su alcune clematis la potatura è importante perchè stimola l’emissione di nuovi getti ed aiuta ad avere copiose fioriture. Il genere delle clematidi comprende numerose specie ed infiniti ibridi che hanno la fioritura in diversi periodi dell’anno, alcune fioriscono su legno vecchio altre su legno nuovo, quindi la potatura varia a seconda del periodo di fioritura e della specie a cui appartengono. Raramente le clematidi vengono colpite da malattie.

Clematis texensis “princess Kate”.
Clematis fujimusume.

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