Pelargonium “Fringed Aztec”, particolare del fiore.

A VerdeMura ho avuto il piacere di fare una chiacchierata con Tiziana Meluzzi, titolare de L’Antico fiore, con una collezione pazzesca di pelargoni e gerani. Li avrei comprati tutti, ma ormai il balcone è pienissimo di piante e davvero non so più dove metterle: appena finisco i rinvasi ed uscirà un raggio di sole, pubblicherò le foto.
Ha colpito la mia attenzione questa varietà di pelargonio imperiale, il “Fringed Aztec” e vi mostro le fotografie (di seguito alcuni consigli per le cure).
Buon fine settimana, Francesco Diliddo

Curiosità e consigli per le cure del pelargonium.

 

Durante tutta la coltura le piante di  pelargonium “Fringed Aztec” vanno tenute in ambiente luminoso e poco umido. Per favorire una crescita compatta e ben formata, non si ombreggia in autunno e in inverno.
Dopo il rinvaso l’assorbimento d’acqua delle diverse varietà o anche di singole piante può essere molto diverso; quindi nei primi 15 giorni, l’irrigazione va eseguita con molta cura, evitando di bagnare le piante già umide. In primavera, con l’aumento della luminosità, si aumentano le irrigazioni per evitare stress da siccità.
Si consiglia di asportare le infiorescenze sfiorite sia per questioni di fitosanità sia per stimolare una maggiore emissione di fiori. Richiede un terriccio composto prevalentemente da sostanza organica e la moltiplicazione avviene sia per seme sia per talea: il primo metodo permette di avere nuovi ibridi, mentre per conservare le caratteristiche della pianta madre si ricorre esclusivamente alla talea.

Pelargonium “Fringed Aztec”.

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