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Originaria delle montagne del Messico (appartiene alla famiglia delle crassulaceae), il sedum palmeri è la pianta da balcone per eccellenza, super resistente a tutto e fiorisce nel mese di marzo colorando i nostri davanzali e i giardini. La tipica pianta per i pollici neri, richiede pochissime cure: resiste al vento, al freddo e alla siccità ma teme i ristagni idrici che possono farla marcire.
Il mio esemplare di sedum palmeri da tre anni è in un piccolo vaso esposto al vento e al sole (balcone a sud) e sta benissimo, in questi giorni di fine inverno ha le foglie rosse, questa colorazione deriva dalle basse temperature invernali. Come esposizione preferisce il pieno sole ma tollera la mezz’ombra, dove fiorisce un po’ meno; si rinvasa ogni 4-5 anni in marzo-aprile, dopo la fioritura. La terra deve essere drenata, a base di torba e sabbia grossolana in parti uguali ma vive bene anche in terra argillosa, sassosa o molto povera. Può vivere benissimo anche solo con l’acqua piovana, ma se si desidera la certezza della fioritura, va annaffiato moderatamente ogni 10-15 giorni in estate se non piove e ogni 30 negli altri mesi, inverno escluso. Per il concime somministrare tra aprile e agosto, una volta al mese, un prodotto per piante grasse nell’acqua d’annaffiatura.
Ogni anno dopo la fioritura taglio alla base i fusticini fiorali. Si moltiplica per talea di ramo prelevato in primavera.
La tipica “pianta della nonna” che non può mancare sui nostri balconi e in questi giorni di blocco nel nostro paese (emergenza coronavirus) possiamo dedicare molto più tempo alle nostre piante. Buona serata, Francesco Diliddo

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