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Hoya pubicalyx, aprile 2020.
Hoya pubicalyx, aprile 2020.

Esattamente un anno fa Valeria Pozzessere (conosciuta sul gruppo Hoya) mi ha regalato talee di hoya e ho avuto maggiori risultati dalla talea di h. pubicalyx non radicata. Con la tecnica semi idro l’ho fatta radicare ed oggi, dopo un anno ho fatto il secondo rinvaso.

La tecnica semi idro per far radicare le hoya
Vi spiego la tecnica che mi hanno insegnato sul gruppo: si prendono due bicchieri di plastica e su uno bisogna fare dei piccoli fori sul fondo con un oggetto appuntito. Nel secondo bicchiere mettere circa 2-3 centimetri d’acqua, mentre in quello forato mettere 4 centimetri circa di inerti (possono essere utilizzati seramis argilla, perlite, argilla espansa, lapillo pomice) inserite la talea e rabboccate fino al bordo con altri inerti. Tenere il bicchiere esposto a luce e ad una temperatura di almeno 20 gradi. Con le hoya bisogna avere tanta pazienza e fortunatamente la mia talea è stata velocissima a radicare.
Il gruppo facebook “Hoya, dischidia,ceropegia, asclepiadaceae e piante grasse” serve a scambiare esperienze sulla coltivazione delle hoya e ci sono tanti collezionisti che le scambiano tra di loro, e sono sempre disponibili a dare consigli ai meno esperti.
Per le hoya consigliano vasi in plastica e possibilmente bisogna appenderli e allevarle ricadenti (nel mio caso con la h. pubicalyx non posso per motivi di spazio) annaffiare una volta a settimana e concime ogni 15 giorni.
Vi mostro la fotografie di un anno fa ed oggi, saluti. Francesco Diliddo

Hoya pubicalyx, nel 2019.
Hoya pubicalyx, nel 2019.

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