Agave americana.
Agave americana.

Una pianta super resistente che richiede pochissime cure e si adatta facilmente a diversi tipi di terreno e clima. La mia agave americana deriva da un pollone preso per strada, circa 5 anni fa, da un esemplare sfiorito con una marea di piantine intorno all’agave morente e piantata in una cassetta sul balcone.
Ogni due-tre anni la rinvaso per togliere tutti i polloni che genera in fondo al vaso, in quanto rischia di rompere il recipiente, e sconsiglio i vasi in terracotta.
Insieme all’agave attenuata e all’agave stricta nana (meno resistenti al freddo che riparo in casa durante l’inverno) danno al balcone un tocco di giardino esotico dal carattere desertico.
Prima di scrivere i consigli per questa pianta vi auguro una buona giornata, Francesco Diliddo

Curiosità e consigli per le cure dell’agave americana

L’agave americana è una pianta succulenta, originaria del Messico e diffusasi successivamente, nel corso dei secoli, nell’area del Mediterraneo e nelle regioni a clima temperato. Quando raggiunge tra i 15 e i 25 anni di età, sviluppa una infiorescenza a pannocchia (chiamata “scapo”), contenente fiori tubiformi di colore giallo.
L’agave fiorisce una sola volta durante l’arco della sua vita e, dopo la fioritura, è destinata a morire rilasciando germogli basali da cui possono originare nuove piante.
Originaria di regioni a clima caldo, la sua temperatura ideale di coltura si attesta tra i 20 e i 30° C. Nonostante questo è anche in grado di sopravvivere a temperature vicine ai -10° C, a patto che queste ultime si protraggano per brevi periodi; in caso contrario, in zone con inverni particolarmente rigidi, si consiglia di mettere al riparo la pianta, utilizzando tessuto non tessuto oppure riponendola in una serra fredda. L’agave americana necessita di molta luce, per questo è importante disporla in luoghi ben illuminati, in modo tale che venga colpita direttamente dai raggi solari.
Tra la primavera e l’autunno, la concimazione deve essere effettuata utilizzando un fertilizzante liquido, da aggiungere all’acqua di innaffiatura, simile a quello per le cactacee. Per tutto il periodo primaverile, si consiglia di annaffiare regolarmente e in modo che il terriccio risulti costantemente umido, ma non bagnato, in quanto i ristagni idrici danneggerebbero gravemente la pianta.
A partire dal mese di giugno e per tutta l’estate, sarà necessario cominciare a ridurre la frequenza delle annaffiature, in vista dell’arrivo dell’inverno.
Durante i mesi più freddi dell’anno, la pianta avrà bisogno raramente di acqua. In generale, l’agave americana non necessita di potatura, ma può essere utile eliminare periodicamente le foglie basali che saranno seccate nel frattempo, in modo tale che non possano essere sfruttate come vettori di parassiti e malattie.

Agave americana in fiore. Fotografia da https://coltivodame.it/
Agave americana in fiore. Fotografia da https://coltivodame.it/

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