Ogni balcone ha la sua esposizione, conformazione e se vogliamo anche “microclima” e spesso nel trasloco molte nostre piante soffrono tanto e siamo noi, nella scelta delle specie che dobbiamo farlo in base al nostro balcone. Nel 2015 ho cambiato casa e ho avuto tantissime perdite (oltre 40 cactacee e non solo) in quanto sono passato da un
balcone riparato ad uno all’ultimo piano battuto dal vento, dal sole e dalla pioggia, ma con gli spazi triplicati. Questa introduzione serve per parlarvi delle mie Schlumbergera, che crescevano bellissime sul balcone precedente (dal 2011 al 2016) con ricche fioriture e poi subito dopo il trasloco in pochi mesi sono morte tutte e tre. Altre piante invece ne hanno giovato del cambiamento di balcone. Il giardinaggio è fatto anche di queste perdite e non dobbiamo ostinarci a comprare piante che non hanno avuto successo e riprovare con altre specie.
Ecco una galleria dei miei “cactus di Natale” e poi di seguito i consigli per le cure e alcune curiosità.
Buona giornata, Francesco Diliddo
Curiosità e consigli per le cure della Schlumbergera.
La Schlumbergera è un genere di piante della famiglia delle Cactaceae, originaria del Brasile e appartiene ai “cactus epifiti“: specie di piante che vivono su altre piante usate come semplice sostegno e non per procurarsi il nutrimento.
È anche chiamata “Natalina” o “Cactus di Natale” in quanto generalmente fiorisce a dicembre e viene coltivata come pianta da interno (le mie invece vivevano all’ombra ma sul balcone).
La sua coltivazione avviene in terra porosa e umida con l’aggiunta di torba e foglie in parti uguali e non deve essere esposta al sole diretto ma vuole allo stesso tempo piena luce.
Le innaffiature dovranno essere moderate fino alla comparsa dei boccioli e più intense durante la fioritura.
La moltiplicazione avviene staccando uno stelo piatto alla giuntura e messo a radicare in sabbia e torba; si avrà poi cura di spruzzare saltuariamente solo un po’ di acqua per evitare che l’acqua depositi e di conseguenza il germoglio marcisca.
