Le regole generali del giardinaggio: dal rinvaso alle innaffiature

Il balcone è esposto a nord-est: il giardino inglese.
Il balcone è esposto a nord-est: il giardino inglese.

Ogni pianta ha le sue specifiche esigenze e le regole generali sulle cure sono semplici: cercherò di riassumerle al meglio. Ho creato la sezione “Cerca la tua pianta per i consigli”, in maniera tale da aver le informazioni per le cure specifiche della singola specie.

Di seguito vi scrivo le regole generali per il giardinaggio appena la pianta arriva a casa o in giardino.
Ritengo importante sottolineare di rispettare i tempi biologici della natura e faccio un esempio pratico: i vivai anticipano nelle serre la produzione delle piante annuali (petunie, tagetes o pomodori e zucchine per l’orto) ma il fatto di trovarli in commercio a metà marzo non significa poterli piantare così presto! Infatti se arriva una gelata tardiva tutte le piante si bruceranno col freddo. Quindi se i pomodori in generale si piantano a metà aprile, ad esempio, bisogna aspettare questo periodo e non piantarli prima in quanto si trovano già in commercio.

Rinvaso
In generale tutte le piante vanno rinvasate in primavera, tra marzo e aprile. Ci sono due tipi di rinvaso: quello delle piante annuali (petunie, portulaca, coleus, tagetes, surfinie) che si fa quando si compra una pianta e la si mette a dimora in un vaso più grande o in una cassetta appesa sul davanzale. E poi c’è il rinvaso che vale per le piante perenni (camelia, gardenia, cymbidium, pelargonium) che si fa quando una pianta diventa troppo grande per il vaso che la ospita, e va quindi spostata in uno più grande.
Importantissimo è usare sempre, e ripeto sempre, i vasi con i fori per il drenaggio dell’acqua e il foro va coperto con un pezzo di terracotta (vaso rotto) oppure, per agevolare la fuoriuscita dell’acqua in eccesso, si mettono sul fondo del vaso 2/3 centimetri di argilla espansa.
Per i cactus si effettua la tecnica del rinvaso a radice nuda usando l’apposito composto: ecco il link del tutorial.

Concimazione
Per tutte le piante io consiglio il concime biologico “sangue di bue” e comunque concimi assolutamente naturali. Sono puzzolenti, ma funzionano davvero. Le piante, sia le annuali che le perenni, vanno concimate ogni due settimane. Il sangue di bue va diluito nell’acqua dell’innaffiatura in base alla dose scritta sulla confezione. 
Quando metto a dimora i bulbi sia quelli autunnali a fioritura primaverile (narcisi, tulipani, giacinti, muscari, amaryllis, hippeastrum, ciclamini, etc) che quelli primaverili a fioritura estiva (dalie, gladioli, gloriosa, begonia, gigli, agapanto, etc) aggiungo nel terriccio abbondante stallatico (concime da stalla).

Terriccio
Oltre al terriccio universale acquistato, se si ha a disposizione la terra della campagna io consiglio di mescolarla e creare un composto, aggiungendo un terzo della terra di campo. Dunque due terzi di terriccio universale e un terzo di terriccio di campo. Questo perché in generale la torba (terriccio universale), trattiene meno acqua. Anche la sabbia (un pochino) è importante per il drenaggio mentre per i cactus e le succulente consiglio il composto specifico composto di lapillo vulcanico, pomice, terra da giardino e sabbia silicea.

Innaffiatura
La regola generale è innaffiare una volta a settimana. Questo vale soprattutto per i vasi grandi e profondi, in cui le piante riescono a prendere molta acqua dal fondo. Per le vaschette appese al balcone è meglio annaffiarle due volte a settimana, soprattutto nei mesi più caldi in estate. Ma è anche questione di come vengono abituate.
In primavera va bene una volta a settimana, in estate due, in autunno una e in inverno ogni 10/15 giorni e dipende anche dalla pioggia.

Parassiti e malattie fungine
Purtroppo le nostre piante come tutti gli esseri viventi, si possono ammalare o essere attaccate da insetti dannosi, quindi se vedete delle foglie secche o ingiallite significa che qualcosa non va bene. Col tempo e con l’esperienza si impara a riconoscere i sintomi e ad intervenire vi faccio due esempi pratici: gli afidi e le cocciniglie.
Gli afidi possono essere verdi o neri e funziona benissimo uno spray repellente fatto col macerato di aglio (prima di spruzzarlo va filtrato). Per le cocciniglie si può usare l’olio minerale (apposito per questi parassiti) oppure il biologico olio di Neem (derivante da un albero africano) seguendo le dosi consigliate.
Per le malattie da marciume io uso da sempre il fungicida a base di rame.

Spero che queste informazioni possano essere utili e buona giornata, Francesco Diliddo.

Alcuni cactus affacciati alla finestra.
Alcuni cactus affacciati alla finestra.
Il balcone esposto a sud con le succulente e i cactus: un vero e proprio giardino mediterraneo.
Il balcone esposto a sud con le succulente e i cactus: un vero e proprio giardino mediterraneo.
Afidi neri. Curiosità: le formiche si nutrono della melata (cacca zuccherina degli afidi) e incitano gli afidi a succhiare la linfa!
Afidi neri. Curiosità: le formiche si nutrono della melata (cacca zuccherina degli afidi) e incitano gli afidi a succhiare la linfa!
Gli afidi verdi di cui ne vanno ghiotte le nostre amiche coccinelle.
Gli afidi verdi di cui ne vanno ghiotte le nostre amiche coccinelle.
La terribile cocciniglia molto pericolosa per i cactus.
La terribile cocciniglia molto pericolosa per i cactus.
Gli acari piccolissimi (ragnetto rosso) sono pericolosi per l'orto, i cactus e le piante da appartamento.
Gli acari piccolissimi (ragnetto rosso) sono pericolosi per l’orto, i cactus e le piante da appartamento.
Malattia fungina: l'oidio.
Malattia fungina: l’oidio.

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