Nel nostro giardino ed anche sul balcone possiamo creare delle oasi di biodiversità per dare cibo e rifugio ad insetti (come api, farfalle e non solo), invertebrati e piccoli animali selvatici (lucertole, uccelli, piccoli mammiferi). La scelta delle piante è davvero importante per avvicinarci alla natura e restituire alla fauna selvatica una piccolissima parte dello spazio tolto, con le normalissime (ormai troppo invasive) attività umane. Consiglio di mettere e dimora le piante del territorio che producano fiori ricchi di nettare e che attirerebbero api e farfalle: come ad esempio il glicine, il rosmarino, il finocchio selvatico, l’elleboro, l’agnocasto, la forsizia e così via. Per quando riguarda gli alberi e gli arbusti questi non solo proteggono gli uccelli e molti insetti offrendo luoghi per nidificare, ma nutrono con le loro bacche molti volatili durante l’autunno-inverno: il biancospino, la rosa selvatica, il melograno, il nespolo, il noce, l’acero, la quercia, il leccio, il nocciolo, il corbezzolo, il pungitopo, l’agrifoglio, il tiglio ecc.
Sarebbe anche utile lasciare (se possibile) qualche spazio selvatico in giardino proprio per consentire lo sviluppo pieno della biodiversità e a questo proposito per capire meglio l’argomento è stato molto interessante (e la consiglio) la lettura del testo “Guida alle meraviglie del tuo giardino” di Giovanna Olivieri.
Cito le parole testuali della scrittrice: “Biodiversità non significa soltanto diversità di specie e generi (ossia quanti generi e specie diversi sono presenti all’interno di un ecosistema), ma anche diversità di ecosistemi, (cioè la presenza di diversi ecosistemi in una regione geografica) e diversità genetica (ovvero la complessità del patrimonio genetico di una determinata specie)”. Tutte e tre le accezioni del termine sono assolutamente importantissime e collegate tra di loro.
Il libro è riccamente illustrato per scoprire gli animali e le piante spontanee che abitano l’ambiente naturale che frequentiamo più spesso: il nostro giardino!
Le schede relative agli insetti sono utilissime per riconoscerli, come anche le schede zoologiche e ho trovato divertenti gli aneddoti insoliti e i miti da sfatare. Un emozionante viaggio nelle quattro stagioni per raccontare il microcosmo di biodiversità nascosto nei nostri giardini di città e poi ci sono tutte le informazioni utili per costruire e posizionare le cassette-nido per uccelli e realizzare i nidi per le api selvatiche. Davvero super consigliato e buona giornata, Francesco Diliddo.

L’Agnocasto sul mio balcone che nutre le api.
Il ragno vespa.

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