Coltivo ciclamini dal 2009 e la prima pianta che mi è stata regalata aveva i fiori rossi ed è durata ben tre anni.
Dopo qualche anno, arrivato in questa casa, scopro con piacere di avere un balcone esposto a nord-est perfetto per i ciclami, quindi un pò di sole al mattino e poi ombra tutto il giorno. Nel 2016 ho preso tre mini ciclamino dal fiore fucsia che sono durati solo una stagione. L’autunno successivo (2017) decido di dedicare ben due cassette ai ciclamini e ne prendo ben sei piante e sono gli stessi a rifiorire da quattro anni. Il limite dei tuberi dei ciclamini è che quando invecchiano tendono a fiorire meno, ma pazienza, è il ciclo della natura. Infatti la scorsa primavera è stata una fioritura incredibile e quest’anno un pò meno.
Il segreto più importante del suo successo sta nella temperatura dell’ambiente in cui viene collocato. Principalmente durante la fase di crescita delle foglie e dei fiori, questa non dovrebbe superare i 15° C. Altro accorgimento importante è quello di eliminare rapidamente e completamente le foglie ed i fiori appassiti, senza lasciare rami che potrebbero marcire, staccandoli proprio nel punto d’inserzione al tubero. Io faccio qualche trattamento con verderame per prevenire le malattie fungine in quanto a Pisa il clima è molto umido.
In tutto il periodo autunno-invernale annaffio i ciclamini in maniera tale che il terriccio resti umido costantemente (non inzuppato) evitando i ristagni idrici che sono pericolosi per i tuberi. Le mie piante fioriscono da febbraio a tutto marzo e faccio molta attenzione a togliere i boccioli appassiti (strappandoli dal tubero) e questo stimola una lunga fioritura. In tarda primavera (appena le temperature cominciano a salire) il ciclamino termina la fioritura e rallenta l’attività vegetativa che cessa del tutto all’inizio dell’estate.
Quando le foglie sono appassite le tolgo tutte facendo attenzione anche a togliere le “palline” piene di semi, in quanto la pianta utilizza molta energia per produrli.
E così quando i vasi sono spogli li porto in cantina lasciandoli nel vaso a riposo per tutta l’estate. I primi giorni di settembre quando vedo i primi germogli riporto le cassette sul balcone e così ricomincia il ciclo.
Il rinvaso del ciclamino (nome scientifico Cyclamen) si effettua solo se le radici hanno completamente occupato il vaso e spuntano in superficie o dal foro di scolo del vaso. Si fa in primavera, dopo la fioritura, usando un terriccio di foglie, sabbia e torba in parti uguali in un vaso di diametro poco superiore al precedente, ponendo sul fondo dei pezzi di coccio per favorire il drenaggio dell’acqua in eccesso. Concimo a fine inverno con lo stallatico facendo dei piccoli fori nel terriccio e coprendolo con la terra scavata.
Vi mostro alcune fotografie dei miei ciclamini e buona giornata.
Francesco Diliddo
4 risposte
Bellissimi!
Io ne ho tanti, in questa zona crescono bene, alcuni hanno circa quattro anni. Non uso alcun prodotto poer la loro cura, qui sembrano godere sempre di ottima salute, un buon esempio per me sono quelli del bosco…li seguo e vanno alla grande anche i miei.
Danno tante soddisfazioni!
Vero. E poi i loro colori sono gioiosi.
Complimenti! Quelli selvatici sono i più belli