Il basilico ci ricorda l’estate col suo profumo fresco ed è arrivato il momento giusto di piantarlo sul terrazzo o in giardino, per avere sempre disponibili delle foglie fresche per le nostre ricette e se siamo particolarmente bravi con la coltivazione, possiamo produrre il pesto alla genovese.
La pianta aromatica per eccellenza delle cucina mediterranea, di facilissima coltivazione, e di seguito vi darò i miei consigli per le cure e alcune curiosità. Buona giornata, Francesco Diliddo.
Curiosità e consigli per la coltivazione del basilico
Il nome scientifico di questa pianta erbacea annuale (appartenente alla famiglia delle Lamiaceae come la salvia e la menta) è Ocimum basilicum. La pianta del basilico è originaria dell’India e si diffuse dal Medio Oriente, in Antica Grecia e poi in Italia dai tempi di Alessandro Magno, intorno al 350 a.C.; questa pianta aromatica è utilizzata tipicamente nella cucina italiana e nelle cucine di molti paesi asiatici.
Ci sono anche delle varietà decorative di color porpora come il B. ‘Purple Ruffles’.
Quando vediamo questa pianta (anzi ne sentiamo il profumo), pensiamo subito al delizioso pesto genovese preparato con foglie di basilico, formaggio, pinoli, aglio e olio di oliva.
Per la coltivazione sia in vaso che in piena terra, nell’orto il basilico cresce bene quando il sole è abbondante e la temperatura tra i 20° C e i 25° C, come nel clima mediterraneo. A più alte temperature necessita di maggiori annaffiature e non resiste a temperature inferiori ai 10° C. Gradisce annaffiature frequenti, ma con un suolo ben drenato, in quanto i ristagni d’acqua sono dannosi per le radici.
Il periodo di fioritura è tra giugno e settembre: consiglio di cimare regolarmente le piante di basilico, asportando gli apici vegetativi e i fiori, per consentire una crescita rigogliosa e per allungare il ciclo di vita, che termina con la produzione dei semi. Sui fusti lasciati a fiorire, la crescita delle foglie rallenta e si ferma, il fusto diventa legnoso, e cala la produzione dell’olio essenziale che produce il profumo. I semi raccolti possono essere seminati l’anno successivo.
Se volete divertirvi a seminarlo il periodo migliore è tra marzo-aprile: in un clima temperato, la semina può essere fatta in serra o in vasi mantenuti ad una temperatura di circa 20° C. Il trapianto in piena terra si può fare quando la temperatura esterna minima supera i 10° C e non c’è pericolo di gelate notturne, quindi tra aprile e maggio a seconda del clima locale. Luglio e agosto sono i periodi migliori per la raccolta delle foglie in quanto il calore stimola la produzione dell’olio essenziale che ci regala il delizioso profumo. Sia in vaso che nell’orto aggiungere al terreno abbondante stallatico (concime da stalla), in quanto il basilico gradisce la sostanza organica che stimolerà la crescita di foglie belle grandi.