
La rosa di Natale è la regina dei nostri giardini e balconi in inverno e per la prima volta sto coltivando queste piante sul balcone a nord; è una pianta da ombra in quanto in natura cresce nel sottobosco.
Ho preso il classico Helleborus niger ‘Christmas Carol’ precoce dal fiore bianco e lo splendido ibrido dal fiore appariscente Helleborus frostkiss ‘Anna’s Red’ (Elleboro orientalis). Li ho sistemati nello stesso grande vaso e per ora quello bianco ha solo i boccioli e appena si apriranno pubblicherò le foto sul profilo Instagram. Di seguito condivido con voi i consigli per la coltivazione. Buona giornata, Francesco Diliddo.
Curiosità e consigli per la coltivazione dell’Elleboro
Gli elleboro sono originari delle zone boschive europee e quello selvatico, più diffuso, è l’Helleborus foetidus (puzzolente) al quale si aggiunge l’Helleborus niger (nero) dal colore del rizoma molto scuro e velenoso.
La pianta è tutta velenosa con una maggiore concentrazione nelle radici (rizoma). A queste due specie si aggiungono gli ibridi asiatici come l’Helleborus orientalis.
È un genere di piante appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, erbacee sempreverdi e rizomatose che formano dei cespi più o meno sviluppati alti tra i 20 e i 40 centimetri,mentri gli ibridi orientali superano anche i 50 centimetri di altezza. Le foglie nascono tutte dalle radici, sono lungamente picciolate, palmate, lucenti e con bordi seghettati; i fiori sono vistosi, uno o due per stelo e presentano cinque sepali bianco/rosati in H. niger, giallo pallido/verdi in H. foetidus e multicolore (bianco, rosa, viola, bordeaux e colori sfumati) in H. orientalis. Al termine della fioritura la maggior parte dei fiori resta ben salda sulla pianta assumendo una colorazione verdognola e portando una gran quantità di frutti e semi.
In alcune cultivar la fioritura può iniziare anche dal mese di dicembre mentre, nelle specie botaniche, i fiori compaiono coi primi tepori invernali da fine gennaio fino a marzo.
Gli ellebori sono piante piuttosto rustiche, da mettere a dimora nel periodo autunno-invernale e la crescita è molto lenta fino alla fine dell’inverno, ma dalla primavera all’estate vengono prodotte le nuove foglie e il cespo della pianta si ingrandisce quasi fino a raddoppiare. Richiedono una posizioni di mezz’ombra e in giardino possono essere piantate sotto gli alberi.
L’Helleborus niger patisce soprattutto il forte calore estivo che può bruciare le foglie e inibire la formazione delle gemme a fiore. Non teme il freddo invernale anche se gli ibridi orientali sono un po’ più delicati, in particolare durante la fioritura.
Il terreno deve essere fertile e drenante ed è importante evitare il ristagno idrico che causa danni irreversibili alle radici rizomatose e dunque alla pianta.
Le loro radici si sviluppano in profondità, quindi necessitano di uno spazio adeguato se coltivati in vaso. La concimazione organica è fondamentale sia al momento dell’impianto sia nelle fasi di crescita attiva e dunque nel periodo estivo.
Le annaffiature devono essere frequenti e regolari durante l’estate o i periodi siccitosi, dall’autunno fino alla fine dell’inverno vanno diradate o addirittura sospese, se piove molto.
In generale gli ellebori sono piante resistenti alle malattie e patiscono perlopiù le condizioni ambientali inadatte, che possono portare alla formazione di macchie fungine. In questi casi la cura consiste nell’eliminazione delle foglie malate e irrorare con un fungicida tipo verderame.
Per la moltiplicazione si possono dividere i cespi appena termina la fioritura, nel momento in cui si formeranno le nuove radici e foglie. Questo metodo si può applicare solo su piante robuste e ben sviluppate di almeno 4-5 anni: la fioritura avverrà già dall’anno successivo.
È importante coltivarlo nello stesso luogo in quanto l’elleboro mal sopporta i cambiamenti di posizione. Come abbinamento consiglio le bulbose dalla fioritura tardo invernale-primaverile come bucaneve, narcisi e crocus.

