Il mio primo Astrophytum asterias l’ho preso nel 2015 e purtroppo dopo un anno, a causa dell’umidità eccessiva è marcito, ci riprovo con questo dono di Walter, un incantevole ibrido di Astrophytum asterias ‘Superkabuto’ che è arrivato a radice nuda in primavera e che, dopo un mesetto, mi ha già regalato il primo fiore. La sua bellezza è straordinaria e produce un fiore quasi più grande dell’intera pianta, che al momento ha un diametro di 4 centimetri. Di seguito vi spiego alcuni consigli per le cure e buona giornata, Francesco Diliddo.
Curiosità e consigli per la coltivazione dell’Astrophytum asterias ‘Superkabuto’
Questo piccolo cactus è un ibrido giapponese molto ricercato dai collezionisti: il suo fusto globoso, dal colore verde scuro è ricoperto da macchie bianche che vanno quasi a formare un mosaico e lo contraddistinguono dagli altri Astrophytum asterias.
L’Astrophytum asterias ‘Superkabuto’ fiorisce nei periodi più caldi dell’anno generando, all’apice, grandi fiori di colore giallo chiaro. Come esposizione richiede tanto sole, per questo l’ho posizionato sul balcone a ovest e necessita di molta luce durante tutte le stagioni.
È molto sensibile ai marciumi, l’esperienza insegna sempre, quindi bisogna annaffiare poco, ogni dieci giorni, garantire un ottimo drenaggio e utilizzare la composta per cactus (lapillo vulcanico, pietra pomice e terriccio universale). La temperatura non deve mai scendere al di sotto dei 4° C, per questo in inverno è meglio spostarla in casa (zona luminosa e non riscaldata, possibilmente) e sospendere completamente le annaffiature da novembre a marzo, per garantirle il giusto riposo, senza rischiare marciumi.
Anche se la pianta, durante il riposo, vi sembrerà disidratata, non vi preoccupate e in primavera si riprenderà.