La coltivo in un grande vaso in composizone con la Sideritis syriaca e l’Eremophila nivea da due mesi, una pianta perenne erbacea ottima per realizzare di una bordura a bassa manuetenzione, visto che in giardino si accontenta dell’acqua piovana. La Craspedia globosa ‘Goldstick‘ resiste a periodi di siccità e va annaffiata col contagocce: una pianta particolare che ho proposto anche nei miei laboratori i giardinaggio per la sua rusticità. Di seguito condivido i miei consigli per le cure e vi mostro le foto della composizione per un balcone molto assolato.
Buona giornata, Francesco Diliddo
Curiosità e consigli per la coltivazione della Craspedia globosa
Il suo nome scientifico Pycnosorus globosus, è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Asteraceae, la stessa famiglia delle margherite, originaria della Tasmania, dell’Australia, della Nuova Zelanda, ormai diffusa e coltivata da diversi anni in quasi tutti i Paesi europei. La Craspedia è una pianta dotata di un robusto apparato radicale che genera folti cespugli alti e larghi fino a 65 centimetri. Le foglie presentano una forma lanceolata lineare (o leggermente frastagliata frastagliata) e sono tomentose, ricoperte da una peluria argentea.
Durante il periodo della fioritura, dal centro del ciuffo di foglie, fanno capolino lunghi steli tubolari, sottili, legnosi sulla cui sommità si sviluppa una vistosa infiorescenza gialla a capolino globoso di colre giallo intenso. È una pianta rustica che sopporta il caldo torrido estivo, il freddo invernale (fino a –5° C) e nelle zone particolarmente fredde e con frequenti gelate, consiglio di proteggere l’apparato radicale con una pacciamatura basale composta di paglia o foglie secche. Se vogliamo una ricca fioritura, la Craspedia globosa ha bisogno di molto sole e per il terriccio richiede un substrato soffice, misto a torba e sabbia, ricco di sostanza organica e ben drenato. Ricordo che nel suo habitati naturale cresce spontaneamente nei terreni sciolti ed aridi. Il drenaggio è molto importante nei vasi di coltivazione utilizzando sul fondo del vaso argilla espansa o cocci di terracotta (riciclati dai vasi che si rompono).
Al momento dell’impianto è importante nutrire il terreno con del compost o stallatico, concime organico da stalla a lento rilascio.
Per stimolare la nuova fioritura della Craspedia globosa consiglio di tagliare i capolini sfioriti. La propagazione più semplice è per seme oppure si possono dividere i cespi in autunno.