
Durante il mio viaggio della scorsa primavera nell’isola portoghese di Madeira, mi sono innamorato di questa pianta endemica del luogo l’Echium candicans, con i suoi fiori azzurri sempre circondati da api e farfalle. Ho preso i semi che ho subito seminato sul balcone al rientro a casa e sono nate diverse piantine che sposterò verso la fine dell’inverno; inoltre nello stesso vaso, siccome non nasceva nulla ho aggiunto successivamente dei semi di Hibiscus coccineus Alba (che ho ricevuto in dono) e così mi ritrovo un piccolo vaso con tante piante da dividere e regalare. Questi sono gli esperimenti che mi piacciono di più in quanto figli della spontaneità della natura. Un altro ricordo vegetale di questa isola incantevole è stata una talea di Brugmansia suaveolens dal fiore rosa che è fiorita la scorsa estate. L’Echium candicans il primo anno di vita non fiorisce e terrò un paio di piante che sistemerò in grandi vasi sul mio terrazzo assolato esposto ad ovest. Di seguito condivido alcune curiosità e consigli per la coltivazione, la foto delle piantine da dividere e gli scatti di Madeira con gli esemplari adulti in fiore. Buona giornata, Francesco Diliddo.
Curiosità e consigli per le cure dell’Echium candicans
L’Echium candicans è anche chiamato Echium fastosum, appartiene alla famiglia delle Boraginaceae ed è originario dell’isola di Madeira. Si presenta come un grande arbusto erbaceo perenne, che cresce fino a 1,5–2,5 metri di altezza. L’epiteto specifico latino “candicans” significa “bianco splendente”, riferendosi ad una forma di colore di questa specie.
La specie è autoctona solo di Madeira ed è assente nelle altre isole dell’arcipelago: cresce con relativa frequenza nella parte centrale dell’isola, ad un’altitudine compresa tra 800 e 1200 metri. Il primo anno crea rosette di foglie relativamente piccole mentre nel secondo anno e nei successivi si producono fusti fiorali più o meno legnosi rivestiti di foglie ruvide.
La corteccia dell’Echium candicans è biancastra e le foglie dal picciolo corto sono da lanceolate a ovato-lanceolate e lungamente appuntite all’estremità, raggiungono una lunghezza massima di circa 25 centimetri e una larghezza da 2 a 4 centimetri. Le foglie inferiori sono più più lunghe di quelle superiori e tutte le parti sporgenti sono dense, morbide e vellutate.
L’Echium candicans è una pianta resistente alla siccità, di facile coltivazione ottima per giardini tradizionali, secchi e particolarmente adatto per le aree costiere. Richiede una temperatura non inferiore a 5–7° C e necessita di protezione invernale nelle aree soggette al gelo.
Come esposizione l’Echium candicans predilige un’esposizione in pieno sole, pochissima acqua, adattandosi a terreni poveri, meglio se leggermente calcarei, ma ben drenati.
Consiglio di eliminare le grosse infiorescenze man mano che sfioriscono e dopo la fioritura, o in autunno inoltrato, vanno effettuate leggere potature, solo per contenerla, senza però intervenire sui rami vecchi. L’Echium candicans ha vinto il premio al merito del giardinaggio della Royal Horticultural Society di Londra.
Esistono altre specie di questo arbusto come l’Echium italicum dai fiori blu-rosa, spontaneo nel nostro paese ma annuale, oppure l’E. rubrum dai fiori porpora.

