Ciliegia di Gerusalemme (nome scientifico Solanum pseudocapsicum).

Per il mio compleanno ho ricevuto in dono una bella composizione autunnale di piante perenni formata dalla Ciliegia di Gerusalemme (nome scientifico Solanum pseudocapsicum), dall’Erica (Calluna vulgaris) e il Ginepro cinese (Juniperus chinensis), spesso utilizzato per realizzare i bonsai. Queste piante richiedono un esposizione assolata e per questo le ho sistemate sul balcone esposto ad ovest. Il Solanum pseudocapsicum presenta delle bacche molto decorative, simili ai pomodorini, infatti le piante sono parenti ma attenzione in quanto questi piccoli frutti sono tossici. Di seguito vi mostro gli scatti della composizione, del Solanum pseudocapsicum e condivido i consigli per la coltivazione. Buona giornata, Francesco Diliddo.

Curiosità e consigli per la coltivazione del Solanum pseudocapsicum

La ciliegia di Gerusalemme appartiene alla famiglia botanica delle Solanaceae ed è originaria del Perù: una pianta perenne che vive circa dieci anni e produce frutti a partire dal secondo o terzo anno di vita. Il Solanum capsicastrum è una pianta perenne sempreverde che produce tanti fiori bianchi da giugno fino a ottobre. Durante l’inverno si trasformano in bacche che passano dal verde, all’arancione al rosso intenso man mano che maturano.
Per coltivare il Solanum pseudocapsicum in tutta Italia è meglio ricorrere a un vaso, in modo da poterlo spostare in casa in inverno poiché teme le temperature sotto gli 8° C: nel sud Italia, in zone con inverni miti e poco ventose, si può mettere a dimora in piena terra in giardino.
In primavera (metà aprile) possiamo riportarlo sul balcone o terrazzo e per fiorire ha bisogno di molto sole diretto e in autunno, quando le temperature minime tendono ad avvicinarsi ai 10° C, riporiamo il Solanum pseudocapsicum in casa. All’inizio della primavera consiglio di rinvasarlo, utilizzando un buon terriccio universale e garantendo il drenaggio dell’acqua in eccesso (possiamo mettere sul fondo del vaso argilla espansa o qualche coccio di vaso in terracotta).
Le risorse nutritive contenute nel terriccio si esauriranno in qualche settimana ed è meglio procedere con la concimazione del Solanum pseudocapsicum: possiamo scegliere tra un fertilizzante a lenta cessione, che va interrato ogni sei mesi, oppure un concime per piante da fiore (diluito nell’acqua delle annaffiature) ogni due settimane, in primavera ed estate.
In genere è consigliato rinvasare il Solanum pseudocapsicum ogni due anni: inizialmente aumentando leggermente la dimensione del vaso, poi ci limiteremo a sostituire il terriccio superficiale con un nuovo substrato.
Per le annaffiature il terriccio deve risultare sempre umido al tatto e mai secco. Nei mesi più caldi la pianta richiede spesso di essere annaffiata se la spostiamo al sole diretto. In autunno e in inverno dovremo invece diradare le irrigazioni, evitando sempre di lasciare ristagni idrici nel sottovaso.

Solanum pseudocapsicum, ottobre 2023.
La composizione ricevuta in regalo per il compleanno.

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