Una particolarissima echeveria con la parte finale delle foglie appuntita che, come dice lo stesso nome, sembra un unghia ma non punge assolutamente. La coltivo dalla scorsa primavera ed ha una crescita lentissima. L’ho sistemata sul balcone esposto ad ovest dove prende tantissimo sole e richiede pochissima acqua. L’Echeveria unguiculata non può mancare nella ciollezione degli amanti delle succulente.
Vi mostro le fotografie del mio esemplare fotografato in primavera e a fine estate, e come potete constatare è cambiata (cresciuta) pochissimo.
Condivido con voi la scheda di coltivazione e buona giornata, Francesco Diliddo.
Curiosità e consigli per le cure dell’Echeveria unguiculata
È una pianta succulenta originaria del Messico e appartiene alla grande famiglia botanica delle crassulacee. Necessita di molta luce durante tutte le stagioni, cercando di evitare i raggi diretti del sole soprattutto nelle ore più calde della giornata, infatti l’ho sistemata su un porta piante, in un angolo riparato, dove non arriva il sole fortissimo delle ore centrali della giornata. In inverno la temperatura non deve mai essere inferiore a 10° C, per tale motivo consiglio di posizionarla in luoghi riparati durante l’inverno.
Personalemente la metterò in serra fredda in quanto il clima pisano è davvero molto mite e raramente la temperatura scende sotto 5° C.
L’Echeveria unguiculata va annaffiata con moderazione e solo quando il terreno è completamente asciutto. È sufficiente una volta a settimana in primavera e estate e sospendere del tutto in autunno e inverno. Come tutte le piante succulente e i cactus è importante coltivarla in un composto fortemente drenante, per esempio formato da un miscuglio tra torba, sabbia, lapillo vulcanico e pomice in modo che non ristagni l’acqua. In generale questa echeveria non richiede frequenti concimazioni durante la stagione della crescita: sarà sufficiente diluire concime specifico per succulente con l’acqua delle annaffiature, una volta all’anno.