
Il lampranto più comune e diffuso è quello dai fiori fucsia che coltivo con grandi soddisfazioni dal 2009. In particolare il lampranthus coccineus riguarda la specie dal colore fucsia e giallo e quest’ultimo è arrivato sul balcone nel 2016. Ho notato con grande sorpresa (soprattutto in quello dal colore giallo) che se tagliamo con molta pazienza i capolini sfioriti (appena la fioritura finisce del singolo fiore) si prolunga tantissimo la fioritura! Infatti la scorsa primavera è rimasto in fiore ininterrottamente per quasi due mesi. Per me tagliare i capolini è un antistress naturale e mi rilassa: vi consiglio di provare trascorrendo qualche minuto in più al sole e vi abbronzate anche!
A causa del rigido inverno appena passato il lampranto dal fiore giallo è vivo per miracolo ma sono nati solo due fiori, mentre quell’altro (dal fiore fucsia) che è più resistente, è pienissimo di boccioli ma la fioritura è in ritardo, pubblicherò le foto sul mio profilo INSTAGRAM e sulla Pagina FACEBOOK.
Ecco la foto della fioritura e di seguito alcune curiosità e consigli. Buona giornata, Francesco Diliddo

Curiosità e consigli per le cure del Lampranthus aurantiacus
Il Lampranto è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Aizoacee ed è diffusa specialmente nell’Africa del Sud. Fiorisce in primavera, da marzo a maggio, mentre in estate offre solo la sua bella vegetazione di foglie aghiformi verde-grigio. I fiori hanno colori vivaci e brillanti, rosa, gialli o arancio, che si aprono al mattino con il sole e si chiudono al tramonto. I fiori durano una settimana, subito sostituiti da altri capolini. Rallegrano vasi, ciotole e cassette sui davanzali e sul balcone, ma nei climi miti sono preziosi anche per arricchire giardini rocciosi e aiuole.
Non è un caso che il nome Lampranthus derivi dal greco lampros, splendente, e anthos, fiore, che significa “fiore splendente”.
Il lampranthus coccineus richiede una esposizione in pieno sole, necessaria per far schiudere i fiori e per che stimolare una fioritura ricchissima e colorata. Nei climi freddi può essere coltivato solo in vaso, all’aperto in primavera-estate, da ritirare in veranda o in appartamento quando le temperature scendono sotto ai 10° e in alternativa, va trattato come un’annuale. Prosperano in substrati asciutti e poco fertili, poiché in quelli ricchi di materia organica vengono prodotte molte foglie a scapito della fioritura; ideale un terriccio per piante grasse, dotato di ottimo drenaggio (stendere uno strato di argilla espansa sul fondo del vaso). Da aprile a settembre, si concima una volta al mese, con un prodotto per piante succulente. Bisogna non eccedere con le annaffiature (terreno umido ma non inzuppato) che vanno diminuite durante l’inverno.

