Miltonia red woodham, particolare del fiore.

Il mondo delle orchidee è così variegato ed affascinante da richiedere delle ricerche approfondite, solo per individuare l’ibrido che abbiamo scelto! Ho trovato il sito fantastico di un grande conoscitore ed appassionato di questo genere e così ho deciso di condividere le informazioni. Quando ho visto questo esemplare ho notato la somiglianza del fiore con le viole, infatti spesso i fioristi le chiamano “orchidee pansè”, proprio per questo motivo. Sembra una varietà di non semplice coltivazione, ma da buon pollice verde mi piacciono le sfide. Ecco le foto scattate stamattina e i consigli dal sito http://www.orchid.it/.
Buona giornata, Francesco Diliddo

Curiosità e consigli per la cura della Miltonia.

 

Questo ibrido è il risultato di tantissimi incroci, partiti addirittura dal lontano 1856, anno in cui si ebbe la creazione di Miltonia Princess Margaret, Miltonia Lord Lambourne e Miltonia Reine Elisabeth, che sono stati i suoi primi progenitori. Dopo tantissimi incroci e reincroci, in cui è stata più volte usata la Miltonia vexillaria, si è arrivati ad ottenere la Miltonia Red Woodham nel 1981.
Gli ibridi moderni derivano per lo più da ripetuti incroci che hanno attenuato le peculiari richieste delle piante madri ed hanno reso molto più semplice la loro coltivazione. L’ambiente di coltivazione deve essere costantemente umido, almeno sul 70% d’umidità relativa, elemento caratteristico anche nell’habitat d’origine. Questo è un fattore molto importante, da non sottovalutare in particolare quando si tengono le orchidee in casa.
Il substrato deve trattenere l’umidità e nel frattempo drenare molto bene, per evitare il marciume delle fini radichette.
Necessitano di una costante fornitura d’acqua ed umidità, con una lieve diminuzione durante l’inverno, poiché in questo periodo le temperature più fredde asciugano più lentamente il substrato. L’umidità ambientale dovrebbe essere mantenuta costantemente tra 70-80 %.
La miltonia red woodham deve essere coltivate a temperatura abbastanza costante tutto l’anno: la temperatura minima invernale non dovrebbe mai scendere sotto i 14° C.
Durante l’estate bisognerebbe evitare le temperature troppo alte; se questo non fosse possibile, bisogna aumentare la ventilazione e l’umidità ambientale. Hanno bisogno di una discreta luce, ma non eccessiva infatti se le foglie vengono esposte al sole diretto, queste vengono bruciate, con formazione di macchie. Le foglie devono avere tanta luce da crescere erette, e non essere cascanti e flaccide. Durante l’estate le foglie possono avere una lievissima tonalità rosata, segno di una buona esposizione; se le foglie diventano però troppo rossastre, questo denota un’eccessiva esposizione alla luce. Conviene rinvasare di norma ogni anno e il periodo migliore è alla fine dell’inverno, in modo che la pianta si ristabilisca in tempo, prima di riprendere la forte spinta vegetativa primaverile. Nel nostro clima la lunghezza delle ore di luce aumenta in modo sensibile con la primavera, mentre nell’habitat naturale questa differenza è molto meno sensibile. Questo porta ad un ritmo di sviluppo vegetativo un po’ diverso che non in natura. E’ in questo forzato periodo di riposo, determinato da temperature basse e da giornate corte, che conviene rinvasarle. In quest’occasione dobbiamo anche provvedere a fare un completa opera di pulizia, eliminando tutte le parti vecchie della pianta e le parti eventualmente marcescenti. Questa pulizia è fondamentale per la salute della nostra miltonia. Se la pianta è molto ampia, tende a dividersi da sola, per autodivisione del rizoma e conviene quindi rinvasarla in vasi separati.

 

Miltonia red woodham.

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