Questo splendido Philodendron narrow è arrivato a casa a metà di ottobre, lo coltivo con le grow light in mansarda e subito ha dato un tocco esotico colorato in casa.
Dal 2023 curo con successo e ha resistito al trasloco il Philodendron squamiferum con le sue foglie giganti che richiede un bel tutore in legno ma non il palo in sfagno.
Ho rinvasato il Philodendron narrow ‘Ring of Fire’ dopo due settimane e ha festeggiato con una bella foglia nuova super colorata e per ora mi sembra di facile coltivazione.
Di seguito condivido i miei consigli per le piante da interno e credo che presto aggiungerò il palo in sfagno e buona giornata, Francesco Diliddo.
Curiosità e consigli per la coltivazione del Philodendron narrow ‘Ring of Fire’
Il Philodendron è un genere vastissimo di piante tropicali appartenenti alla famiglia delle Aracee originario delle zone tropicali del Nuovo Mondo.
In particolare il Philodendron narrow ‘Ring of Fire‘ (Anello di fuoco) è uno straordinario cultivar (ibrido), un vero e proprio pezzo da collezione, amato per le sue foglie uniche e la sua spettacolare variegatura cromatica che evoca la fiamma. La pianta presenta un particolare fogliame seghettato che può raggiungere i 40-50 centimetri e caratterizzato da un margine profondamente lobato ed è proprio questo taglio che suggerisce la parentela con il Philodendron narrow. La variegatura del Philodendron narrow ‘Ring of Fire’ è il vero spettacolo: si presenta in sfumature che spaziano dal crema pallido al giallo brillante, all’arancione acceso e persino al rosso mattone. Questi colori appaiono a chiazze irregolari e cambiano man mano che la foglia matura, dando l’impressione che la pianta sia perennemente attraversata da un fuoco lento. Ogni foglia è unica, garantendo che non ci siano due sezioni della pianta uguali.
È consigliato coltivare il Philodendron narrow ‘Ring of Fire’ su un palo di sfagno umido, per sostenere la sua crescita rampicante e incoraggiare lo sviluppo delle radici aeree, portando potenzialmente a foglie più grandi.
In generale il Philodendron narrow ‘Ring of Fire’ non è eccessivamente difficile da curare, a patto di replicare le condizioni della sua nativa foresta pluviale.
Il primo fattore da rispettare per coltivarlo con successo è garantirgli una luce indiretta molto brillante (evitando assolutamente i raggi solari diretti) come per esempio un’esposizione ad una finestra rivolta a est o ovest oppure (come nel mio caso) la illumino con le grow light.
Essendo una pianta epifita il Philodendron narrow ‘Ring of Fire’ non tollera i piedi bagnati quindi il substrato di coltivazione deve essere leggero e molto drenante: un’ottima ricetta include terriccio per piante verdi, perlite, sfagno secco e magari qualche pezzo di carbone vegetale e bark per orchidee.
Per quanto riguarda le annaffiature queste vanno ripetute solo quando i primi 3-5 centimetri di terreno sono asciutti con una riduzione graduale in inverno.
Il Philodendron narrow ‘Ring of Fire’ ama l’umidità che deve essere mantenuta superiore al 60% ed è consigliato l’uso di un umidificatore o la coltivazione in bagno, se luminoso.
Consiglio di incoraggiare le radici aeree ad attaccarsi e a crescere nel palo umido in sfagno che non solo fornisce sostegno, ma aiuta la pianta a sviluppare foglie più grandi e mature.
Durante la stagione di crescita del Philodendron narrow ‘Ring of Fire’ è importante concimare ogni 15-30 giorni con un prodotto liquido bilanciato per piante verdi (ricco di azoto) seguendo le dosi sulla confezione e sospendendo le somministrazioni in autunno/inverno.
Curiosità
Il nome del genere è di origine greca e deriva da filos, amico, e dendron, albero, che significa “che ama l’albero”, e sta ad indicare il portamento rampicante di molte specie del genere.
Rispetto ad altre varietà di Philodendron il ‘Ring of Fire’ ha una crescita relativamente lenta: questa caratteristica, unita alla sua rarità e al suo impatto visivo, contribuisce al suo valore elevato sul mercato del collezionismo.
Il Philodendron narrow ‘Ring of Fire’ è un ibrido di origine misteriosa e si ritiene che sia un ibrido complesso sviluppato per la prima volta in Thailandia, noto inizialmente come Philodendron ‘Henderson’s Pride’.
