La tecnica del diradamento delle piantine di solito si esegue, dopo la semina, per ridurre le piante che sono nate troppo vicine tra di loro e scartare quelle meno sviluppate. Per quanto riguarda i tagetes, che semino in primavera da anni, raccogliendo i semi l’anno prima, preferisco diradare dopo l’inizio della fioritura. Lasciando tante piantine nel vaso mi permette di avere subito un bell’effetto di riempimento in primavera, ma con l’arrivo del caldo e delle alte temperature (quest’anno l’estate è arrivata a maggio e ce lo ricorderemo) tante piantine richiedono continue annaffiature (mi riferisco alla coltivazione in cassetta); col diradamento si può risparmiare l’acqua e in più offriamo maggiore spazio alle piante rimaste.
Quindi a fine giugno pratico un drastico diradamento del 50% togliendo le piantine ravvicinate e meno sviluppate: come mostro nel video tutorial di seguito, taglio alla base le piante e le elimino ma si possono recuperare e piantare altrove! Vi spiego la tecnica: bagnate per bene il terriccio e tirate le piantine cercando di strappare il meno possibile le radici e potete ripiantarle altrove. Spero che questi consigli vi possano essere utili e buona visione, Francesco Diliddo.

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