Lo sfagno è un genere di muschio che cresce nelle torbiere: quest’ultime sono ambienti naturali caratterizzati da grande abbondanza di acqua (acquitrino o palude) in movimento lento e a bassa temperatura (tipiche della aree fredde del pianeta). La caratteristica degli sfagni è che possono immagazzinare grandi quantità di acqua e originare di conseguenza le torbiere. Queste piante possono trattenere un volume di acqua da 16 a 30 volte superiore rispetto al loro peso secco, infatti è in vendita completamente disidratata ma appena si mette in acqua cresce di volume e ne trattiene tantissima! Per questa caratteristica ha moltissimi usi nel giardinaggio (soprattutto per le piante da interno) ed è la prima volta che utilizzo questo aiuto efficacissimo. Facendo delle ricerche ho scoperto che i tutori che si trovano in commercio per le monstera, philodendron, photos ecc sono realizzati con la fibra di cocco che trattiene pochissimo l’umidità, mentre le piante elencate hanno bisogno di tutori umidi per crescere meglio. Nelle foreste pluviali queste piante si arrampicano alla corteccia degli alberi sempre umida in quanto piove moltissimo e per questo lo sfagno è la base migliore per realizzare un tutore in casa.
Di seguito vi mostro (col video tutorial) come ho realizzato il mio primo tutore partendo da una cannetta di bambù e buona visione, Francesco Diliddo.

La Monstera adansonii appena sistemata sul suo nuovo tutore in sfagno.

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