Il Curio talinoides nel mese di giugno 2024.

Il Curio talinoides è davvero facilissima da coltivare e predilige un’esposizione in pieno sole: più il vaso è grande e maggiormente si svilupperà. Una pianta succulenta ricadente che colpisce per le sfumature azzurro-verde delle foglie carnose. Tra le varietà che coltivo cito anche il Il Curio articulatus dalle splendide sfumature. Di seguito condivido i miei consigli per la coltivazione. Buona giornata, Francesco Diliddo.

Curiosità e consigli per le cure del Curio talinoides

Il Curio talinoides var. mandraliscae è originario delle isole Eolie e appartiene alla famiglia delle Asteraceae. L’origine di questa varietà è piuttosto misteriosa. Fu descritto per la prima volta nel 1855 da Vincenzo Tineo sulla base di esemplari raccolti dal suo discepolo Barone Enrico Pirajno (1809-1864) di Mandralisca sull’isola di Vulcano, piccola isola situata all’estremità meridionale delle sette Isole Eolie.
Tra i sinonimi ci sono Kleinia mandraliscae, Senecio mandraliscae e Senecio talinoides subsp. mandraliscae.

Il Curio talinoides proviene dalla collezione pugliese di mia madre di succulente. Predilige posizioni soleggiate, con terreno povero e asciutto e a metà estate presenta piccoli fiori bianchi. Annaffiare regolarmente durante la stagione vegetativa e ridurre molto d’inverno; resiste alle basse temperature per periodi brevi. Concimare una volta al mese con fertilizzante specifico per piante succulente e si riproduce facilmente per talea.

Il Curio talinoides nel 2021.

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