
La palma delle Hawaii (nome scientifico Brighamia insignis) aveva attirato la mia attenzione lo scorso anno e quando l’ho trovato all’EuroFlora (edizione della scorsa primavera) l’ho presa subito per sperimentarla nella mia mansarda. Tutti lamentano il fatto che cadono le foglie e muore velocemente e fortunatamente dopo tre mesi sta benone e ha superato le giornate caldissime di inizio luglio, quando in mansarda la temperatura non scendeva mai al di sotto dei 30° C! L’ho rinvasata un mese fa ed effettivamente (complice il gran caldo) sono cadute molte foglie e tra i primi consigli, frutto della mia breve esperienza nella coltivazione della Brighamia insignis, è l’utilizzo delle grow light: luci led artificiali da interno per le piante. Un altro fattore che causa la caduta delle sue foglie sono le frequenti bagnature, quindi consiglio di annaffiarla poco. Di seguito condivido altri consigli per curarla al meglio e le fotografie di queste mesi. Buona giornata, Francesco Diliddo.
Curiosità e consigli per le cure della Brighamia insignis
La Brighamia insignis è originaria delle isole Hawaii, infatti il suo nome comune è palma delle Hawaii e appartiene alla famiglia botanica delle Campanulaceae.
Purtroppo nel suo paese di origine la Brighamia insignis è stata classificata dalla IUCN Red List come specie in pericolo critico di estinzione.
Coltivata alla nostre latitudini come pianta da interno, secondo me, durante la bella stagione può essere spostata all’aperto in una zona protetta semi ombreggiata e riparata in casa in autunno e inverno, infatti come esposizione può tollerare la luce diretta del sole per breve tempo.
La Brighamia insignis è una pianta perenne, con fusto succulento e bulboso, raramente ramificato, che si assottiglia verso l’alto, terminando in una rosetta compatta di foglie carnose. Il fusto è normalmente alto tra 1 e 2 metri, ma può raggiungere anche i 5 metri. La pianta fiorisce da settembre a novembre con grappoli di fiori gialli a gruppi da tre ad otto.
La pianta vive in un ambiente molto umido ma teme il ristagno idrico, sia se coltivata in vaso che nel terreno quindi è sempre consigliato di annaffiare quando il terreno è asciutto al tatto. La Brighamia insignis tollera una temperatura di coltivazione fino a 10° C e per questo in autunno e inverno è meglio spostarla in casa.
Per quanto riguarda il substrato la palma delle Hawaii predilige terreni ben drenanti come quelli per cacti e succulente infatti per il rinvaso ho usato un contenitore in terracotta e mescolato al terriccio universale di qualità un po’ di composto per cactus, ricco di pietra pomice, lapillo vulcanico e sabbia di fiume.
La Brighamia insignis richiede fertilizzanti da aprile a settembre ogni due settimane da sospendere durante l’inverno.
È importante rimuovere le foglie ingiallite o danneggiate per mantenere la pianta sana e se l’aria è troppo secca, si può aumentare l’umidità ambientale collocando dell’argilla espansa umida sul fondo di un sottovaso. Infine per quanto riguarda le malattie e i parassiti la Brighamia insignis può essere colpita da afidi e cocciniglie da trattare con prodotti specifici naturali in maniera preventiva (come sapone molle di potassio) oppure con insetticidi in caso di attacco molto forte.






4 risposte
Rare, beautiful, endangered Hawaiian treasure. 🌺
Thank You
L’ho comprata anche io a Euroflora, l’ho subito rinvasata in un vaso più grande. Ha perso tutte le foglie ma immediatamente ne ha ricacciato delle nuove. Lasciata sempre sul Balcone in pieno sole anche a 35 e più gradi. E’ cresciuta velocemente e adesso l’ho nuovamente rinvasata. Non ha perso foglie e in più è piena di fiori!!!!! Sempre fuori per ora poi vedrò
Complimenti davvero!