Ultimo Articolo inserito
Subscribe Newsletter
La Thunbergia grandiflora fotografata a Madeira nel 2023.

Durante il mio viaggio a Madeira (Portogallo) del 2023 mi sono innamorato della Thunbergia grandiflora che (praticamente infestante in quel clima mite) è usata per decorare muri o grandi pareti arrampicandosi. La mia prima esperienza con questa specie botanica è stata nel 2023 con la Thunbergia alata che è durata solo un anno ed effettivamente, alle nostre latitudini viene coltivata come annuale, invece si tratta di una pianta perenne resistente nelle regioni italiane dal clima mite. Coltivo in un grande vaso la Thunbergia grandiflora da due anni e nella primavera ed estate 2025 ha un po’ subito il trasloco e, nonostante le mie concimazioni ricche di potassio, stranamente ha prodotto pochi fiori come la Brugmansia suaveolens (che ho portato da Madeira). La pianta coltivata in vaso richiede frequenti annaffiature, nonostante abbia scelto un vaso grande e profondo e bisogna garantirle un supporto al quale arrampicarsi.
Di seguito condivido alcune curiosità e i consigli per coltivarla sul balcone, in vaso, con successo e vi auguro buona giornata, Francesco Diliddo.

Curiosità e consigli per le cure della Thunbergia grandiflora

La Thunbergia grandiflora è una rampicante perenne esotica, originaria dell’India settentrionale e dell’Asia, che appartiene alla famiglia delle Acanthaceae.
È anche chiamata “Glicine del Bengala” per l’abbondanza della sua fioritura e il portamento vigoroso, per la sua rapida crescita, il fogliame lussureggiante e i suoi magnifici fiori imbutiformi, che spaziano dal blu-lavanda intenso al bianco (nella varietà ‘Alba’), spesso con una gola gialla o bianca a contrasto. La Thunbergia grandiflora è consigliata in giardino per chi desidera coprire velocemente pergolati, recinzioni, tralicci e muri, offrendo una cascata di colore e frescura per gran parte dell’anno.
La Thunbergia grandiflora non è una pianta esigente (coltivata in piena terra) e necessita di alcune attenzioni per esprimere al meglio la sua bellezza.
Essendo una pianta tropicale ama il caldo, la luce, prediligendo le posizioni in pieno sole: una buona esposizione solare diretta, soprattutto al mattino, è fondamentale per stimolare una fioritura abbondante e duratura. La Thunbergia grandiflora non tollera il freddo intenso e le temperature minime non dovrebbero scendere sotto i 10° C. Nelle regioni con inverni miti può essere coltivata in piena terra come sempreverde, ma dove il clima è più rigido è consigliabile la coltivazione in vaso per poterla ricoverare in una serra fredda o in un ambiente protetto durante i mesi più freddi.
Per quanto riguarda il terreno o substrato cresce bene in terreni fertili, ricchi di sostanza organica e soprattutto ben drenati, infatti il ristagno idrico è il suo peggior nemico e può causare marciume radicale. Se coltivata in vaso, utilizzare un terriccio universale di alta qualità arricchito con sabbia o perlite ed è necessario scegliere contenitori ampi (almeno 40 centimetri di diametro) e provvedere al rinvaso ogni 2-3 anni in primavera.
Per quanto riguarda le annaffiature la Thunbergia grandiflora richiede irrigazioni regolari e generose, specialmente nei periodi più caldi e durante la fioritura. Il terreno deve essere mantenuto costantemente umido, ma è importante lasciare asciugare leggermente lo strato superficiale tra un’annaffiatura e l’altra per evitare l’eccesso d’acqua. In inverno, se ricoverata o nelle zone più fredde, le irrigazioni vanno drasticamente ridotte.
Per la concimazione della Thunbergia grandiflora, sostenere la crescita vigorosa e la lunga fioritura è fondamentale fornire nutrimento, somministrando un fertilizzante liquido per piante da fiore, ricco di potassio, ogni 15-20 giorni (tra la primavera e l’estate), diluito nell’acqua di irrigazione. Un’ottima alternativa che ho sperimentato è un concime granulare a lenta cessione all’inizio della primavera.
Per controllare l’esuberanza della Thunbergia grandiflora la potatura è essenziale per controllarne il portamento e stimolare la ramificazione. La potatura principale si effettua a fine inverno o all’inizio della primavera (nel mese di marzo), prima della ripresa vegetativa, accorciando i rami per dare forma e vigore. Durante l’estate è bene rimuovere i fiori appassiti che impediscono alla pianta di concentrare energie nella produzione di semi e favorisce la continua emissione di nuovi boccioli, prolungando così lo spettacolo della fioritura.
Se protetta dal gelo, la Thunbergia grandiflora è una perenne legnosa che ogni anno regalerà fioriture più abbondanti man mano che la pianta matura e sviluppa un apparato radicale più robusto.
Con i suoi fiori vistosi, il Glicine del Bengala è una pianta da scoprire, capace di dare un tocco esotico di grande impatto visivo a qualsiasi giardino o balcone.

La Thunbergia grandiflora col supporto in ferro battuto dove si arrampica in autonomia (estate 2025).
Thunbergia grandiflora fioritura primaverile (scarsa).
Thunbergia grandiflora durante la fioritura estiva più abbondante.
Thunbergia grandiflora: particolare delle grandi foglie (ottobre 2025).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Subscribe to our newsletter

Sign up to receive updates, promotions, and sneak peaks of upcoming products. Plus 20% off your next order.

Promotion nulla vitae elit libero a pharetra augue