
Qualche anno fa ho visto questa pianta fiorita incantevole, in un giardino pisano, e così e mi ero ripromesso che l’avrei coltivata in vaso sul balcone.
Quando scegliete le piante da coltivare in vaso sul balcone o in giardino in piena terra, lasciatevi ispirare dalle piante del territorio o dalle terrazze e angoli verdi nelle vostre vicinanze. La primavera scorsa una Brugmansia suaveolens (a fiore giallo) mi è stata regalata da Danilo e poi ho preso una talea, dal fiore rosa, durante il mio viaggio a Madeira delle vacanze pasquali. Ho subito pensato al Vaso Cono Sensation di Bama, slanciato ma leggero e le ho piantate insieme; naturalmente la pianta già radicata (dal fiore giallo) ha preso il sopravvento ma la super resiliente talea da Madeira (dal fiore rosa cipria) ha superato il viaggio in valigia ed è attecchita direttamente in terra. Di solito non fioriscono al primo anno le Brugmansia suaveolens, ma le ho ben nutrite con fertilizzante e ho ottenuto un’esplosione di bellezza dalla seconda metà di settembre. Di seguito vi mostro le fotografie e condivido i miei consigli di coltivazione. Buona giornata, Francesco Diliddo.
Curiosità e consigli per le cure della Brugmansia suaveolens
I fiori campanulati (molto profumati) delle brugmansie e delle dature, vistosi e affascinanti, possono raggiungere i 40 centimetri di lunghezza e in settembre-ottobre sono ancora in piena fioritura, in giardino come in terrazzo. La Brugmansia suaveolens è una pianta perenne tropicale della famiglia delle Solanaceae, originaria del Brasile, che per la forma dei suoi fiori viene anche chiamata “tromba degli angeli”.
Curiosità botanica: fino al secolo scorso fa esisteva un unico genere, Datura, ad accomunare queste piante, che in realtà hanno un portamento, un fogliame e una disposizione dei fiori ben diversi tra i due gruppi. Per distinguerle, si parlava di dature erbacee e dature arboree. Poi i botanici, nel 1973, hanno creato il genere Brugmansia, a indicare solo le sei (o sette) piante legnose, con portamento arbustivo, caratterizzate dalle lunghe trombe portate rivolte verso il basso. Nel genere Datura sono rimaste invece le due specie erbacee dalle campane erette, con la bocca rivolta verso l’alto: lo stramonio (datura dal fiore bianco) in particolare è divenuto spontaneo della flora italiana, si è cioè “naturalizzato” nel nostro territorio e si trova selvatico.
La Brugmansia suaveolens è un arbusto caducifoglio che in Italia può raggiungere i 2 metri di altezza (invece 10 metri nelle terre d’origine) e largo fino a 1,5 metri dalla crescita rapida e vigorosa.
Le foglie sono grandi, ovato-lanceolate lisce o appena dentate, di colore verde e ricordo che la linfa è tossica e che bisogna fare attenzione.
La vera meraviglia di queste piante perenni sono i fiori grandi e numerosi, a forma di tromba, profumati, di colore bianco, giallo, albicocca, rosa, rosso, viola, prodotti in abbondanza per lo più tra agosto e ottobre.
La Brugmansia suaveolens si può coltivare in piena terra solo nelle zone dal clima mite; altrove solo in vaso, da ricoverare in luogo fresco quando la temperatura scende sotto gli 8-10° C. Come ho potuto constatare sul mio balcone teme il vento che lacera le foglie e la grandine che rovina le gemme fiorali e i rami.
In piena estate, se possibile, consiglio di sistemarla in una posizione riparata dal vento e in mezz’ombra (altrimenti si possono bruciare le corolle), mentre richiede tanto sole nelle altre stagioni. Non ama i terreni sciolti e sabbiosi; tollera anche suoli leggermente umidi, ma non asfittici. Il vaso deve essere di diametro minimo di 24 centimetri per pianta alto 40 centimetri. È una pianta che richiede tanta acqua nelle annaffiature in quanto le grandi foglie perdono enormi quantità d’acqua che dev’essere reintegrata continuamente; il terriccio infatti deve rimanere sempre inumidito (mai inzuppato).
Per avere una bella fioritura della Brugmansia suaveolens è importante la concimazione: richiede un fertilizzante azotato quando deve produrre il nuovo fogliame (all’inizio della primavera) e con molto potassio (inizio estate) quando deve iniziare a produrre i boccioli. Se il fogliame cade, tastate il substrato: è una carenza o un eccesso d’acqua.
È preda anche di parassiti, tra cui il temibilissimo ragnetto rosso, che attacca piante troppo esposte al sole e con scarsa umidità.
La potatura della Brugmansia è essenziale per non ritrovarsi esemplari alti e larghi oltre due metri: i periodi migliori sono la primavera (appena prima della ripresa vegetativa, a fine marzo-inizio aprile) e l’autunno. Se effettuato in ottobre (quando la temperatura impone una protezione), il taglio consente anche un agevole ricovero per l’inverno, rendendo l’esemplare maneggevole e spostabile.
Con i rami tagliati si possono effettuare talee facendole radicare in acqua, in un luogo riparato oppure in primavera si possono mettere direttamente in terra.
Ricordo che non avremo nessuna fioritura della Brugmansia suaveolens finché il fusto principale non comincia a ramificarsi: fino a questo momento la pianta ha pensato ad accrescersi e a produrre foglie, solo i rami divisi in due creano le gemme da fiore, all’ascella delle foglie. La ramificazione si ottiene solo irrigando e concimando con regolarità.
Quando in inverno le temperature notturne scendono sotto gli 8° C è tempo di spostare i vasi al riparo in veranda, sul pianerottolo o in una stanza fresca: la temperatura ideale per svernare è compresa fra 7 e 12° C. Le piante che stanno al freddo non vanno bagnate per tutto l’inverno; quelle che svernano sopra i 10° C desiderano un bicchiere d’acqua al mese.




2 risposte
Salve volevo sapere se fiorisce di notte? Grazie mille.
i fiori durano qualche giorno