La tradescantia o erba miseria è una delle piante più facili da coltivare, di grande successo in passato, è tornata di moda con ibridi fantastici dalle sfumature incredibili che si adattano facilmente in ogni angolo della casa, del balcone, terrazo o giardino.
Sicuramente ho cominciato a prendermene cura da piccolo, scoprendo la resistenza della Tradescantia purpurea (o pallida) sul terrazzo e balcone e della Tradescantia fluminensis, chiamata comunemente erba miseria che coltivavo in casa, ma che si adatta anche in giardino. Recentemente ho coltivato sul balcone la Tradescantia cerinthoides ‘Nanouk’ che ho regalato durante il trasloco e poi è arrivata la particolarissima Cyanotis somaliensis, comunemente chiamata “tradescantia della Somalia“. Ho osservato per la prima volta la Tradescantia spathacea durante il mio viaggio in Laos e Cambogia e appena l’ho trovata al supermercato l’ho presa subito e la coltivo nella mia mansarda. Di seguito condivido i miei consigli di coltivazione e alcune curiosità. Buona giornata, Francesco Diliddo.
Curiosità e consigli per la coltivazione della Tradescantia spathacea
La Tradescantia spathacea, nota anche come Rhoeo discolor, è originaria delle zone a clima tropicale del Messico, del Guatemala, del Belize e appartiene alla famiglia delle Commelinaceae.
Cresce in natura come pianta perenne e si è diffusa in altre regioni con climi caldi e umidi. Rispetto alle Tradescantia più comuni dal portamento strisciante e ricadente la T. spathacea ha un portamento eretto dalle foglie belle grandi.
L’esposizione molto luminosa (evitando i raggi diretti del sole) mantiene il fogliame della Tradescantia spathacea vibrante dai colori intensi infatti nelle posizioni troppo in ombra, le striature colorate svaniscono e la pianta tende ad allungarsi. Al contrario, un’esposizione diretta e prolungata al sole, soprattutto nelle ore più calde, può ustionare le foglie. Nella mia mansarda coltivo la Tradescantia spathacea sotto le grow light e sembra funzionare benissimo!
Per la temperatura di coltivazione essendo una pianta tropicale, non tollera il freddo: la temperatura ideale è compresa tra i 18° e i 25° C. Se coltivata all’esterno, va assolutamente ritirata prima che le temperature scendano sotto i 10° C. Per quanto riguarda le annaffiature della Tradescantia spathacea non ne richiede molta infatti, tra un’annaffiatura e l’altra, i primi 2-3 centimetri di terreno nel vaso si devono asciugare. In inverno è imporante ridurre drasticamente la frequenza delle annaffiature della Tradescantia spathacea.
Richiede un substrato molto drenante per evitare i ristagni idrici utilizzando una miscela standard per piante d’appartamento arricchita con perlite o sabbia grossolana.
Se le foglie ingialliscono e diventano molli, è probabile che si è annaffiato troppo e bisogna ridurre drasticamente.
Per quanto riguarda la propagazione la Tradescantia spathacea è incredibilmente facile da moltiplicare per talea o per divisione dei cespi. Basta tagliare una piccola sezione del fusto o staccare uno dei piccoli germogli che crescono alla base, piantarlo direttamente in un vaso con terriccio umido e radicherà nel giro di poche settimane.
La concimazione della Tradescantia spathacea è consigliata ogni 4-6 settimane durante il periodo di crescita (in primavera ed estate) con un fertilizzante liquido bilanciato (NPK 20-20-20) diluito a metà della dose consigliata. Per mantenere la pianta pulita consiglio di rimuovere regolarmente le foglie morte o ingiallite per favorire la crescita di nuova vegetazione.
Curiosità: nonostante il suo nome comune “Giglio di Mosè” i suoi fiori non sono appariscenti ma sono piccoli, bianchi o rosati e si nascondono all’interno di brattee viola a forma di barca (da cui il nome botanico spathacea) e queste “barchette” ricordano la cesta in cui, secondo la tradizione, fu trovato il piccolo Mosè.
