
A metà settembre ho ricevuto in dono da Flora Import Olanda degli splendidi bulbi autunnali (tulipani, narcisi e crocus) a fioritura primaverile e per la prima volta un bel bulbo di Colchicum autumnale che coltivo per la prima volta. Dopo due settimane (agli inizi di ottobre) decido di piantare i bulbi ricevuti e trovo il grande bulbo del Colchicum con i boccioli praticamente nati e bianchi (per assenza di luce) e subito lo metto a dimora in un bel vaso di terracotta. Nell’arco di due giorni è avvenuto un piccolo miracolo della natura: i fiori si sono coloriti e nelle ore più calde del giorno si aprono bellissimi! Non mi aspettavo un risultato così bello e sono davvero contento. Come di consueto vi pubblico le foto della fioritura sul mio balcone e condivido i consigli di coltivazione. Buona giornata, Francesco Diliddo.
Curiosità e consigli per le cure del Colchicum autumnale
Il Colchicum autumnale è originaria dell’Asia Caucasica (affacciata sul Mar Nero) e appartiene alla famiglia delle Colchicaceae.
Il suo nome comune è colchico d’autunno, falso zafferano o zafferano bastardo per la forte somiglianza con il vero zafferano, sebbene fiorisca prima.
Il Colchicum autumnale fiorisce in autunno e regala una fioritura inaspettata e affascinante quando la maggior parte degli altri fiori si preparano al riposo: tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Attenzione a non confonderlo con lo zafferano perché è estremamente tossico; tutta la pianta è altamente tossica, in particolare il bulbo e i semi, a causa della presenza di un alcaloide chiamato colchicina. Si distingue dallo zafferano per il numero di stami: il Colchicum autumnale ne ha sei, mentre lo zafferano ne ha solo tre.
Nonostante la sua letalità, la colchicina viene utilizzata in medicina (sotto stretto controllo medico e in dosaggi estremamente bassi) per trattare la gotta e, in passato, era impiegata per l’artrite.
La caratteristica più singolare del Colchicum autumnale è il suo ciclo vitale sfasato: infatti è chiamato il fiore con due stagioni e i fiori, simili a piccoli crochi rosa-lilla o bianchi, spuntano direttamente dal terreno in autunno, senza le foglie. Le foglie, carnose e di un verde intenso, appaiono solo la primavera successiva, insieme al frutto (una capsula contenente i semi). In estate, la parte aerea della pianta scompare completamente, lasciando solo il bulbo sotterraneo a riposo.
I bulbi di Colchicum autumnale vanno piantati in estate (luglio-agosto), prima della loro fioritura autunnale e i bulbi vanno interrati a una profondità di circa 7-10 cm, distanziandoli di qualche centimetro. Il Colchicum autumnale non è esigente e cresce in quasi tutti i tipi di terreno, prediligendo però un substrato ricco di sostanza organica, fertile e soprattutto ben drenato infatti il ristagno idrico è il suo peggior nemico e può far marcire il bulbo.
Come esposizione il Colchicum autumnale ama il pieno sole o la mezz’ombra ma l’esposizione soleggiata è l’ideale per una fioritura abbondante e i bulbi sono molto resistenti al freddo (fino a −20° C). Questa bulbosa è di facile coltivazione e ha poche esigenze idriche infatti in piena terra, il Colchicum autumnale si accontenta delle piogge autunnali e primaverili. In periodi di siccità prolungata, soprattutto se si coltiva in vaso, è consigliabile annaffiare moderatamente, avendo cura di non esagerare.
In generale il Colchicum autumnale richiede poca manutenzione e una volta piantata, non ha bisogno di cure particolari. Non bisogna potare le foglie in primavera ma lasciale ingiallire e seccare naturalmente, poiché in quel periodo stanno trasferendo l’energia al bulbo per la fioritura autunnale.
La propagazione più comune avviene per divisione dei bulbilli (i bulbi laterali) che si sviluppano attorno al bulbo madre e questa operazione si effettua in estate, durante il periodo di dormienza della pianta.


