Un dono molto gradito di due anni fa e mi sono letteralmente innamorato di questo genere di piante in Indonesia, dove ci sono varietà con colorazioni incredibili.
L’ho sistemato sul pianerottolo caldo di casa (in inverno ed estate) dove vivono le mie hoya e grazie all’umidità pisana ho trovato la posizione perfetta. Il codiaeum variegatum, originario delle zone tropicali, ha bisogno di sole ed umidità tutto l’anno e naturalmente teme le correnti d’aria e il freddo, al momento la pianta ha superato il metro di altezza (insomma come se vivesse in una serra), mentre di solito in appartamento non supera il mezzo metro. Rinvasata lo scorso anno la concimo ogni due settimane e ogni tanto vaporizzo le foglie con acqua a temperatura ambiente, le annaffiature sono regolari, una volta a settimana. Prima di mostrarvi le fotografie aggiungo informazioni prese dalla rete, buon fine settimana,
Francesco Diliddo.
Consigli e curiosità per la cura del codiaeum variegatum
Il Codiaeum variegatum (comunemente chiamato croton), è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae, ed è originaria della Malaysia e delle isole dell’oceano Pacifico. Ha foglie coriacee, persistenti e lucide, di forma e dimensione diverse, talvolta oblunghe simili a quelle della magnolia, talaltra lineari o lobate a seconda delle numerose varietà, con colori screziati che variano dal verde al giallo, rosa, rosso, viola, arancio. Pianta di non facile coltivazione in appartamento, in quanto esige ambienti caldo-umidi a temperatura costante, ben soleggiati, con innaffiature regolari e abbondanti in estate, ma non sulle foglie. Se tenuta in un ambiente troppo secco le foglie progressivamente ingialliscono e cadono; la temperatura non deve mai scendere sotto i 16-18 °C, pena l’afflosciamento e la caduta delle foglie.
Richiede terriccio fresco con un buon drenaggio ed essendo una pianta a rapido accrescimento va concimata spesso durante il periodo di crescita, in primavera ed estate. Il croton è una pianta molto delicata, infatti teme il freddo, le correnti d’aria, un ambiente troppo secco, rispondendo con la progressiva e irreversibile perdita del fogliame.