Il genere echeveria mi stupisce sempre e per la facilità di coltivazione non esito ad aggiungere esemplari alla mia mini collezione. L’Echeveria agavoides ibrido “Romeo Rubin” si distingue per la colorazione rosso scuro, per le foglie appuntite e per la crescita lentissima.
La coltivo dalla primavera scorsa sul balcone esposto ad ovest, in una posizione dove prende il sole più intenso e caldo della giornata. Di seguito vi scrivo alcune curiosità e i consigli per la coltivazione in vaso. Buona giornata, Francesco Diliddo.
Curiosità e consigli per le cure dell’Echeveria agavoides
L’Echeveria agavoides cultivar “Romeo Rubin” può raggiungere al massimo un’altezza di circa 15 centimetri e un diametro di circa 30 centimetri. La caratteristica più importante di questa pianta succulenta sono le foglie rosse che sono quasi lucide, mentre i fiori sono rossi con punte gialle e può fiorire dalla primavera all’inizio dell’estate.
È molto sensibile ai ristagni idrici e per questo va coltivata in un terreno molto drenante composto di lapillo vulcanico, pietra pomice e una piccola quantità di terriccio universale.
Resiste ad una temperatura minima di 7° C per questo è meglio proteggerla in una serra fredda, durante l’inverno. Per quanto riguarda le annaffiature in primavera ed estate, consiglio di attendere che il terreno sia asciutto tra una bagnatura e l’altra evitando i ristagni idrici nel sottovaso.
L’Echeveria agavoides “Romeo Rubin” preferisce le zone dal clima caldo ma resiste anche alla coltivazione in casa (durante l’inverno) assicurandole un’esposizione al sole (finestra esposta a sud o ovest). Consiglio di concimare una volta al mese, nella stagione della crescita (primavera ed estate), utilizzando un fertilizzante specifico per piante succulente e cactus.
