
Con grande piacere ho ricevuto in dono l’Azalea della Ricerca, per la raccolta fondi della Fondazione AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) a sostegno dei progetti di ricerca sui tumori che colpiscono le donne. La campagna con la raccolta fondi in occasione della Festa della Mamma compie ben 60 anni e le Azalee per la ricerca tornano domenica 11 maggio 2025 in ben 3900 piazze italiane. Acquistando il Rhododendron si contribuisce alla ricerca scientifica e grazie alla ricerca, oggi 2 donne su 3 sono vive a cinque anni dalla diagnosi, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Vi invito a fare un bel gesto e condivido i miei consigli per coltivare al meglio questa pianta acidofila.
Buona giornata, Francesco Diliddo.
Curiosità e consigli per le cura dell’Azalea
Il Rhododendron L. è originario dell’Eurasia e America, appartiene alla famiglia delle Ericacee e comprende oltre 1000 specie note con il nome comune di rododendro o azalea.
Una pianta delicata che predilige un clima fresco e in primavera produce fiori che variano dal bianco al rosa, al rosso, fucsia e arancio.
L’Azalea è una pianta perenne sempreverde o a foglia caduca (a seconda della varietà) e gli arbusti hanno un’altezza che varia dai 40 a i 90 centimetri di altezza.
Per la sua sopravvivenza è importantissima l’esposizione rigorosamente in giardini ombreggiati o terrazzi luminosi ma non in pieno sole diretto.
Il Rhododendron o Azalea è una pianta acidofila che preferisce un terreno acido, con pH tra 4,5 e 6, ben drenato e ricco di sostanza organica. Il terriccio specifico per acidofile, come quello usato anche per camelie e ortensie, è perfetto.
L’Azalea ha bisogno di innaffiature regolari, mantenendo il terreno umido ma mai inzuppato ed è consigliato utilizzare se possibile, acqua piovana o demineralizzata, poiché l’acqua calcarea può danneggiare la pianta. L’estate calda è il periodo di maggiore stress per l‘Azalea e bisogna aumentare l’apporto idrico per quanto riguarda la frequenza delle bagnature.
Tra i consigli più importanti è quello di evitare il rinvaso dell’Azalea durante la fioritura e come tutte le piante perenni è meglio rinvasarla in autunno!
Dopo la fioritura dell’Azalea, bisogna rimuovere i fiori secchi e accorciare i rami più lunghi per mantenere la forma compatta (evitando potature drastiche).
Per la concimazione del Rhododendron, da aprile a settembre, bisogna aggiungere nell’acqua delle annaffiature un concime specifico per piante acidofile ogni due, tre settimane.
Le Azalee coltivate in giardino, sempre all’ombra degli alberi, resistono bene al freddo, ma in zone con inverni rigidi è bene proteggerle con tessuto non tessuto o posizionarle in un angolo riparato se coltivate in vaso.
Tra le malattie e i parassiti che possono colpire l‘Azalea oltre agli afidi e acari (ragnetto rosso) da combattere con insetticidi naturali o sapone molle di potassio, sono molto pericolosi il marciume radicale da eccesso di acqua e la clorosi (ingiallimento delle foglie) spesso dovuta a terreno non sufficientemente acido.

