Comunemente chiamato “carice” è una graminacea sempreverde dalle foglie leggermente arcuate, di colore verde-giallo con striature bianche che produce numerosi fiori a pennacchio di colore marrone.
Sono graminacee molto resistenti, di poca manutenzione ma molto decorative spesso usate nei progetti dei giardini e terrazzi, insomma le piante del futuro decorative ma che rispettano l’ambiente in quanto non richiedono molta acqua come ad esempio il pennisetum. Ho scelto il carex morrowii “Ice dance” per il mio balcone a sud molto assolato e ventoso e per ora sta molto bene e presenta molti getti nuovi che potrò utilizzare per divisione a moltiplicare la pianta. Vi mostro, come di consueto la foto della mia pianta (raggiunge al massimo i 35-40 centimetri di altezza) e un’immagine dalla rete con la fioritura. Di seguito alcune curiosità e i consigli per le cure, buona giornata. Francesco Diliddo
Curiosità e consigli per le cure del Carex morrowii
Il nome ‘Carex’ deriva dal grego “kéiro” cioè ‘io taglio’, riferito ai margini sottili delle foglie di questo genere.
Sono piante particolarmente facili da coltivare e ci aiutano a creare movimento e anima tutto l’anno in giardino, nelle bordure così come in vasi e ciotole, dove rimane inalterato in ogni stagione.
Il carice necessita di terreno limoso, umifero, fresco o moderatamente asciutto e sopporta il sole in terreno umido: fiorisce tra aprile a giugno in base alla zona di coltivazione.
Bisogna annaffiare con parsimonia e non è soggetto a malattie; il terreno dev’essere fertile, ricco di sostanze organiche e ben drenato ed è sufficiente concimare all’inizio della primavera.
Si consiglia di eliminare regolarmente i fiori appassiti, a meno che non si desideri raccoglierne i semi. Al completamento del ciclo vegetativo, in autunno, tagliare la parte aerea che si sta seccando e che ributterà in primavera. Si può ritardare l’operazione nel caso in cui il fogliame autunnale o le infiorescenze appassite abbiano un valore ornamentale.