Platycodon grandiflorus

La Campanula grandiflora mi è stata regalata dagli studenti della 2B King (una classe davvero molto affettuosa, dove ho insegnato geografia) a fine anno scolastico: i ragazzi conoscono il blog e il profilo IG e sanno della mia passione per il giardinaggio. Una studentessa mi ha scritto anche un biglietto per le cure!
È la prima volta che coltivo il Platycodon grandiflorus, per ora mi sembra abbastanza rustica e l’ho già rinvasata (sul balcone a nord) nel grande vaso delle Clematis jackmanii completamente riparata dai raggi del sole, tra il cespuglio del pelargonium e la clematis arrampicata. Di seguito vi scrivo alcune curiosità e i consigli per la coltivazione. Buona giornata, Francesco Diliddo.

Curiosità e consigli per le cure del Platycodon grandiflorus

Il Platycodon grandiflorus è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Campanulaceae ed è originaria dell’Estremo Oriente (Cina, Corea e Giappone). Raggiunge un’altezza di 60 centimetri e presenta foglie verde scuro e fiori azzurri nella tarda estate. Una caratteristica particolare della campanula grandiflora è che il bocciolo del suo fiore si gonfia come un palloncino prima della sua completa apertura. I cinque petali sono raggruppati insieme a forma di campana.
Queste piante vengono molto utilizzate nelle bordure, per la ricca fioritura estiva e la longevità delle piante: vengono anche utilizzate in erboristeria e nell’antica medicina cinese.
I Platycodon grandiflorus sopportano senza problemi temperature molto rigide, in quanto la pianta va in riposo vegetativo durante i mesi invernali e talvolta la parte aerea dissecca completamente. Non vi preoccupate e non buttatela, le nuove foglie si svilupperanno in primavera inoltrata e se piove poco in inverno e la coltivate in vaso, non dimenticate di annaffiare ogni tanto.
Queste campanule preferiscono terreni ricchi e sciolti, molto ben drenati ma non troppo asciutti, quindi bisogna mantenere il terriccio umido e non inzuppato.
Bisogna rinvasarlo in un vaso profondo in maniera tale che le radici possano crescere in verticale alla ricerca dell’umidità; è importante un buon drenaggio per prevenire i marciumi radicali. Consiglio la coltivazione ogni due settimane, in primavera ed estate con un fertilizzante specifico per piante fiorite.
Il Platycodon grandiflorus è molto resistente alle malattie e se la coltiviamo in piena terra bisogna proteggerla dalle lumache, che ne vanno ghiotte.

Platycodon grandiflorus

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