Ho desiderato tantissimo la pianta della Plumeria ed ora insieme alla Gloriosa sono le mie preferite.
Oggi attesissimo il primo fiore di una talea regalatomi (nel 2014) dalla gentilissima Teresa M. conosciuta sul gruppo Facebook “Scambiamo talee”, alla quale ho inviato un tubero di Gloriosa. Il profumo del fiore delicatissimo mi ricorda luoghi esotici. Eccovi la foto di maggio scorso e di oggi e alcuni consigli. Buona giornata, Francesco Diliddo.
Curiosità e consigli per la cura della Plumeria
Originaria delle zone tropicali dell’America centrale e delle zone caraibiche, nota come Plumeria o pomelia ma più conosciuta come Frangipani è un genere di piante della famiglia delle Apocinacee.
Sono piante a portamento arbustivo che in condizioni ottimali (paesi di origine) raggiungono delle notevoli dimensioni, anche dieci metri, con un apparato radicale molto sviluppato e con fusti molto ramificati.
Sia il fusto che i rami non diventano mai propriamente legnosi ma restano fibrosi e ricchi di un latice biancastro. Le foglie possono cadere durante l’inverno od essere persistenti, a seconda della specie, picciolate, alterne, di un bel colore verde più o meno intenso, ovali, intere, più o meno appuntite e non particolarmente coriacee.
I fiori sono riuniti alla sommità dei rami, più o meno peduncolati, con colori che vanno dal rosa, al rosso, al bianco, per passare alle tonalità di giallo, arancio e rosa. Ci sono diverse specie di frangipani ma ancora di più sono i moltissimi ibridi che in questi ultimi anni si sono creati, grazie al grande interesse che queste piante suscitano, per la loro incredibile bellezza e coltivo da anni la coloratissima Plumeria Candy Stripe.
Le Plumeria non sono piante difficile da coltivare basta ricordare che essendo originarie delle zone tropicali hanno bisogno di alte temperature, sole, acqua, buon nutrimento. Il loro più grande nemico è il freddo.
Sono piante che devono essere allevate in pieno sole e possono essere coltivate sia in vaso che in piena terra.
L’importante per i frangipani non sono le temperature massime di coltivazione ma quelle minime: infatti durante l’inverno le temperature non devono scendere sotto i 5° C. Il freddo può danneggiare seriamente la pianta e portarla anche alla morte. La Plumeria pertanto se viene coltivata in luoghi dove durante l’inverno le temperature si abbassano sensibilmente è meglio, se si tiene in giardino, allevarla in vasi per poi portarla nel periodo invernale in luoghi riparati.
Può essere pertanto tranquillamente spostata e “lasciata in letargo” in un luogo poco luminoso, ma che sia caldo (intorno ai 15° C o più va bene) e con una buona circolazione dell’aria.
Quasi tutte le Plumeria durante l’inverno perdono le foglie. Durante l’inverno si può osservare un certo raggrinzimento delle piante. Niente paura, è normale. Una volta che vengono riportate all’aperto o comunque come inizia la bella stagione e si riprende ad annaffiarle, le pianta ritorneranno belle rigogliose. Sono piante che amano l’aria pertanto se coltivate in casa, assicurate loro un buon arieggiamento, se coltivate all’aperto non piantatele troppo vicine tra loro.
Dalla primavera e per tutta l’estate la Plumeria va annaffiata generosamente ma senza lasciare ristagni idrici nel sottovaso e se coltivata all’aperto, al momento della sistemazione, abbiate cura di non metterla in corrispondenza di depressioni del terreno dove potrebbe accumularsi sia l’acqua di irrigazione che l’acqua piovana.
A partire dall’autunno, quando il frangipane inizia ad ingiallire le foglie e a perderle, iniziate a diradare le irrigazioni fino a sospenderle del tutto quando le foglie saranno tutte cadute, fino alla primavera.
L’acqua è fondamentale per la fioritura: con scarse irrigazioni la pianta tende ad entrare in una sorta di stasi vegetativa e a far seccare i boccioli fiorali per ridurre le perdite d’acqua ed assicurare la vita alla pianta. Tuttavia non bisogna esagerare con le annaffiature e fare in modo che l’acqua non ristagni a livello delle radici in quanto ciò può causare putrefazione delle stesse. La Plumeria si rinvasa ad aprile, praticamente ogni anno. Se la pianta è diventata troppo grande ed il rinvaso è problematico e la pianta ha parecchi anni, potete allora rimuovere lo strato superficiale del terreno per circa 2,5-3 centimetri e sostituirlo con del terriccio fresco.
Un buon terriccio è fondamentale per questa pianta per assicurare una florida crescita ed una buona fioritura. I frangipani sono piante che hanno necessità di spazio per lo sviluppo delle radici, per cui non scegliete vasi troppo piccoli. La talea di Plumeria può essere prelevata in qualunque periodo dell’anno ma la radicazione della stessa avviene in primavera o all’inizio dell’estate. Le talee apicali devono essere lunghe circa 30-35 centimetri ed anche di più tagliandole immediatamente sotto il nodo.
Si raccomanda di tagliare in senso obliquo in quanto ciò permette d’avere una maggiore superficie per la radicazione. Dopo il taglio lasciate le talee a riposo riponendole in un luogo asciutto e caldo per circa sette giorni in modo da far cicatrizzare la ferita.
9 risposte
L’ha ribloggato su CactusFolliae ha commentato:
Plumeria: un genere molto interessante che, però non ho ancora coltivato… ecco qualche consiglio utile:
Ciao a tutti. Desidero scambiare talee di aloe vera con chi potesse offrirmene una di kelanchoe beherensis Drake. Il mio indirizzo mail : elisabetta.digregorio@gmail.com.Grazie
Buonasera, quest inverno ho acquistato due talee di questa meravigliosa pianta , una radicata e una no, credo abbiano radicato bene perche entrambe presentano quelle che mi sembrano nuove foglie, vivo nel sud Italia quindi clima adatto alla Plumeria , adesso però vorrei capire quando è il caso di metterle in un vaso più grande, potreste consigliarmi? Grazie mille !
Buongiorno Maura, non richiede grandi spazi e può restare fino alla prossima primavera nel vaso dove ha radicato.
cordiali saluti,
Grazie mille
Ciao Francesco,
anche io mi sono innamorata della plumeria a Bali. Le adoro, sono bellissime!
Vivo a Milano e non mi è facile coltivarle (le 2 talee portate da Bali mi sono morte x troppe cure (ansia di vederle morire.. e infatti..) e un paio di alberelli mi sono affogati a causa delle bombe d’acqua estive; l’unica che sopravvive è una talea innestata che mi hanno spedito dalla thailandia.. è da mia mamma e lei non la mette mai fuori casa).
Mi hanno appena regalato l’ennesima plumeria, però, a differenza delle altre, sul cartoncino c’è indicato un concime titolato 10-50-10, che non riesco a trovare..
generalmente davo a ripresa vegetativa un 20-20-20 a lenta cessione. Ma questa bomba energetica..
Tu come curi le tue?
nell’articolo ci metto le cure e i consigli e devo dire che a Milano è una missione impossibile! Credo che non esista un concime con una percentuale così alta di fosforo.
L’elemento che stimola la fioritura è il potassio quindi ad esempio NPK 10-10-30.