La mia quarta agave arriva dal balcone pugliese di mia madre, un dono gentilmente concesso dopo varie e insistenti richieste! Il nome già rievoca il periodo d’oro della Gran Bretagna (l’Ottocento) quando arrivò in Europa un esemplare direttamente dal Messico in dono alla famosa regina che ha dato il nome a questa specie.
Ho sistemato l’agave regina Vittoria nel balcone a sud e ho cambiato il composto utilizzando quello adatto per le succulente che garantisce un’ottimo drenaggio. Vi mostro la fotografia e di seguito alcune curiosità e consigli per le cure. Buona giornata, Francesco Diliddo
Curiosità e consigli per le cure dell’Agave regina Vittoria
È anche chiamata agave reale e la sua coltivazione in vaso è facile: i fusti hanno una forma particolare e sono venati di bianco. Cresce con una certa rapidità nelle fasi giovanili e può diventare un esemplare imponente.
Come tutte le succulente desertiche ha bisogno in estate di sole e in inverno di molta, molta luce e clima non troppo asciutto, pertanto la condizione ideale da ottobre ad aprile è una veranda o stanza non riscaldata a temperatura non inferiore a 10° C. Resiste benissimo al caldo e teme il ristagno idrico.
Si coltiva in vasi di terracotta o larghe ciotole con terriccio sciolto al quale mescolare un po’ di sabbia. Si rinvasano annualmente le piante giovani, in seguito è sufficiente cambiare lo strato superficiale del terriccio ogni due anni e fornire in primavera-estate, ogni 15 giorni, un po’ di concime per piante grasse. Le annaffiature devono essere regolari e anche abbondanti durante la bella stagione, soprattutto se i vasi sono piccoli e al pieno sole.
In natura le agavi regina Vittoria tollerano periodi di aridità, ma per conservare la bellezza e la salute delle piante in vaso è bene evitare la siccità prolungata. Evitare di lasciare il terriccio fradicio a lungo e in inverno il substrato deve restare sempre quasi asciutto. In tutta la sua esistenza al culmine della sua bellezza avviene una sola fioritura dopo il diciottesimo/ventesimo anno di vita e consiste nella crescita di un lungo stelo, che varia dai 4 ai 6 metri di altezza.
Un fiore che sembra un albero e che cresce a vista d’occhio, circa 15/20 centimetri al giorno, per poi dopo circa due mesi fiorire e sancire cosi la crudele sorte che la natura riserva alla pianta: la sua morte.
Impossibile per l’agave sopravvivere ad uno sforzo simile: tutte le energie della pianta vengono letteralmente consumate per creare semi e nuove piante.
3 risposte
Dove trovo i semi della agave regina vittoria, la mia ha un fusto di circa 3 metri ma ancora nessun fiore, cosa devo fare per riprodurla.
Grazie
Dopo la fioritura produrra’ tante nuove piante alla base.
Saluti
Grazie, spero tanto di riaverla per altri 25 anni👍👍👍