Il Gladiolo segreto avrà 8 anni, vive in un vaso che ho già trovato sul balcone nel 2015.

Il mese di marzo è il momento migliore per piantare i cormi dei gladioli; coltivo queste bulbose da anni e i primi esperimenti li ho fatti, molti anni fa, nel giardino pugliese della casa in campagna direttamente in piena terra. In vaso ho piantato diversi ibridi che fioriscono in piena estate, regalando tanto colore sul balcone e sono anche belli da usare come fiori recisi per la nostra casa.
Il grande problema dei gladioli sono gli attacchi continui di afidi e di malattie fungine, quindi bisogna armarsi di pazienza e fare trattamenti preventivi con zeolite, oppure olio di Neem e verderame. Di seguito alcune foto delle mie piante, i consigli per la coltivazione e buona giornata, Francesco Diliddo.

Curiosità è consigli per la coltivazione dei gladioli

Il nome scientifico Gladiolus deriva dall’attribuzione latina di Plinio il Vecchio ed è dovuto alla forma delle foglie simili alla corta spada romana. Questa bulbosa appartiene alla famiglia delle Iridaceae come gli Iris, la Freesia, i Crochi ed è originaria dell’Africa e dell’Eurasia.
Il corpo da cui il gladiolo prende origine non è un vero e proprio bulbo ma è piuttosto un bulbo-tubero detto “cormo”.
Nel mese di marzo, a fine inverno, i cormi vanno interrati ad una profondità di circa 5-10 centimetri, sistemando subito dei tutori ai quali legare le piante in quanto, a causa delle intemperie, la pianta
tende a cadere. Come esposizione il gladiolo predilige zone ben soleggiate: è una pianta originaria di zone caratterizzate da inverni miti e teme le gelate intense e prolungate.
Il terreno deve essere sciolto, ben drenato, fertile e in caso contrario si può aggiungere sabbia di fiume.
Dopo avere messo il gladiolo a dimora lo si deve annaffiare fino alla fine della fioritura, mantenendo il terriccio umido e mai inzuppato di acqua.
Ogni due settimane, durante il periodo di crescita, mescolato all’acqua delle annaffiature, si da del concime specifico per bulbose con un buon dosaggio di azoto, fosforo e potassio.
Quando a fine estate le piante cominciano a seccare, consiglio di toglierle dal terreno e i cormi devono essere tenuti in luogo fresco, buio, asciutto e ben aerato fino alla primavera successiva, quando li ripianteremo.

Il gladiolo della scorsa estate.

2 risposte

  1. Complimenti Francesco per questo articolo esaustivo e ben documentato sui gladioli! Si vede che hai una grande passione per la coltivazione di queste splendide bulbose. I tuoi preziosi consigli pratici su come e quando piantare i cormi, le cure necessarie e la gestione della fioritura sono molto utili sia per i principianti che per i giardinieri esperti. Aggiungiamo un aspetto importante nella coltivazione del gladiolo, ovvero, parassiti e malattie. I gladioli possono essere soggetti ad attacchi di afidi, tripidi e talvolta di nematodi. Le malattie fungine come la ruggine e il marciume del cormo possono anche essere problematiche, soprattutto in condizioni di umidità eccessiva. Complimenti ancora per l’articolo e buon proseguimento con la tua attività di divulgazione sul giardinaggio!

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