La Cleome speciosa, in soli due mesi, è riuscita a diventare una delle protagoniste della stagione primavera-estate 2023. Grazie ad una fioritura costante, da maggio a novembre, abbellisce il giardino o il terrazzo e si presta benissimo per la coltivazione sia in aiuola che in vaso (meglio di grandi dimensioni). L’ho abbinata in un grande vaso (con riserva idrica) con la Petunia Vista e ha raggiunto un metro di altezza! In particolare sto coltivando l’ibrido Proven Winners chiamato «Señorita Rosalita» molto resistente dai fiori color fucsia chiaro. Protagonista assoluta del balcone dell’estate 2023, nella primavera 2024 ho piantato anche la Cleome «Señorita Blanca». Di seguito condivido i consigli per le cure e alcune curiosità intorno a questa specie. Buona giornata, Francesco Diliddo.

Curiosità e consigli per la coltivazione della Cleome speciosa

Al genere Cleome appartengono più di 170 specie di piante ornamentali annuali di grandi dimensioni, della famiglia delle Cleomaceae, sono originarie dell’area geografica che va dal Messico al Nicaragua e crescono principalmente nel bioma tropicale stagionalmente secco.
Il nome della pianta di Cleome deriva dal greco kléos (gloria) e homòs (simile).
L’ibrido interspecifico «Señorita Rosalita» è particolarmente interessante, ottenuto da Silvia Hoffmann da InnovaPlant Germania, è robusto, con ottima ramificazione, dalla lunga e generosa fioritura. I suoi fiorellini di colore fucsia chiaro assomigliano alle orchidee, fioriscono instancabilmente e anche se piantate tardi, le piante si sviluppano velocemente. Con la sua crescita eretta a cespuglio, è adatta soprattutto per giardini, aiuole e grandi vasi in posizioni soleggiate.
La Cleome speciosa è anche chiamata “ragnolo” dalla forma dei fiori che hanno delle caratteristiche punte.
La pianta sviluppa un apparato radicale robusto e profondo e in breve tempo la Cleome diventa un cespuglio largo circa 60 centimetri e alto anche più di un metro.
Si adatta a qualunque tipo di terreno ma preferisce quelli ben lavorati, ricchi di sostanza organica e soprattutto ben drenati. Il terreno di coltura ideale è un miscuglio di terriccio torboso misto ad una piccola quantità di sabbia grossolana. In giardino la Cleome speciosa è una pianta poco esigente per le annaffiature: gli esemplari adulti generalmente si accontentano delle piogge e resistono senza problemi periodi anche prolungati periodi di siccità. Le piantine giovani (per i primi due mesi dopo la messa a dimora) al contrario richiedono per crescere e svilupparsi al meglio di regolari e frequenti innaffiature (a giorni alterni) evitando di inzuppare il substrato e di bagnare le foglie.
Per la coltivazione in vaso i tempi tra un’annaffiature e l’altra dipendono dalla dimensione del contenitore e dalle temperature del periodo: ad esempio con questo caldo le annaffio tutti i giorni (siamo a luglio!).
Dalla primavera fino a fine fioritura consiglio di somministrare, ogni 10 -15 giorni, un concime specifico per piante da fiore, diluito nell’acqua delle annaffiature seguendo le indicazioni del dosaggio indicate sulla confezione.
Per prevenire e combattere i parassiti sulla Cleome speciosa è importante effettuare trattamenti preventivi con antiparassitari biologici come il sapone molle, l’estratto all’ortica o l’antifungino naturale a base di estratto di equiseto.

La Cleome «Señorita Rosalita» e gli ibridi di Petunia Vista “Jazzberry”, “Bubblegum”, “Raspberry Star”.
Cleome speciosa, particolare del fiore da cui deriva il nome “ragnolo”.
Cleome “Senorita Blanca”, primavera 2024.
Le due Cleome in composizione con Osteospermum, Loropetalum e Solanum pseudocapsicum (ciliegia di Gerusalemme).

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