Ultima arrivata nella mia mini collezione di euphorbie, è stata una piccolissima talea regalata da mia madre nel 2017. L’euphorbia susannae ha la crescita davvero lenta e dopo tre anni è sempre molto piccola e per chi ha molte piante e non molto spazio va benissimo. Anche questa la tengo in semi ombra da fine marzo a tutto settembre sul balcone, mentre per il riposo invernale la metto in casa (sul pianerottolo) senza annaffiarla tutto l’inverno. Vi mostro la foto del 2017, appena arrivata a Pisa dalla Puglia e lo scatto di oggi. Di seguito spiego alcune curiosità e come curarla al meglio, buona giornata. Francesco Diliddo
Consigli e curiosità per l’euphorbia susannae
Originaria dell’Africa meridionale cresce in piccole popolazioni su terreno molto sabbioso e sassoso. Si trovano sia in luoghi assolati sia all’ombra di piccoli arbusti. La maggior parte delle piante cresce completamente interrata con solo le punte degli steli ad di sopra del livello del suolo mentre alcuni esemplari crescono totalmente fuori dal suolo e formano cuscini a forma di mezza sfera.
Questa specie è stata descritta per la prima volta nel 1929 da Marloth che la chiamò Susanna proprio come sua moglie.
La coltivazione è semplice infatti questa specie è dormiente in inverno e si consiglia di non annaffiarla (nei mesi più freddi) per evitare marciumi.
Posizionare in luogo non troppo soleggiato perchè le piante coltivate in pieno sole tendono a bruciarsi assumendo la colorazione marrone. Nella riproduzione per talea bisogna ricordarsi di lasciare asciugare per almeno una settimana il taglio, altrimenti la talea inesorabilmente marcirà.