
Da un paio di anni il Phormium tenax mi incuriosiva dopo averlo visto sulle riviste di giardinaggio e in alcuni giardini più moderni (alla moda). In generale, negli ultimi mesi, sto scegliendo piante a bassa manutenzione e graminacee con dei particolari effetti decorativi col pensiero rivolto al risparmio idrico, visto le ultime estati particolarmente afose e calde anche nel centro Italia. Credo molto alla sostenibilità, anche nel giardinaggio e dobbiamo fare delle scelte oculate in questo senso, quando progettiamo il nostro spazio verde. Prediligo decorare il balcone non solo con i fiori ma anche con la colorazione delle foglie e per questo ho scelto il Phormium tenax ‘Purpureum’. Di seguito alcuni consigli per le cure di una pianta super rustica, adatta a tutti i giardini ed anche per essere coltivata sul balcone e ho scelto un vaso semicircolare a parete profondo 60 centimetri. Buona giornata, Francesco Diliddo.
Curiosità e consigli per le cure del Phormium tenax
Il Phormium tenax è anche chiamato lino della Nuova Zelanda in quanto è usato per produrre cestini, stuoie e cappelli: è un arbusto sempreverde dalle foglie coriacee e resistenti.
La pianta col tempo crea ampi cespi di lunghe foglie nastriformi, lunghe anche 120-150 centimetri, che con il tempo superano i due metri di altezza. Le foglie sono di colore verde brillante, ma esistono ibridi a foglia variegata, tricolore o porpora; in estate producono infiorescenze a pannocchia formate da fiori tubolari bianchi o rosati.
Un tempo era impiegato solamente nelle aiuole delle città di mare per la sua resistenza e rusticità in quanto è anche decorativo in ogni periodo dell’anno: la manutenzione è limitatissima e nelle giuste condizioni resistente ad ogni tipo di avversità. Le piante crescono bene sia in pieno sole che a mezz’ombra ma è importantissimo garantirle un ottimo drenaggio in giardino e nei vasi in quanto potrebbe marcire. Il Phormium tenax possiede una buona resistenza al freddo sopportando anche temperature intorno ai -5° C.
Per la manutenzione è necessario rimuovere le foglie vecchie ad inizio primavera (o eventualmente tagliarle tutte a livello del suolo, in maniera che si rinnovino completamente).
Dalla primavera all’autunno, per stimolare la crescita, è consigliata la distribuzione di un fertilizzante a lenta cessione come lo stallatico o i lupini macinati. Ogni due-tre anni è importante procedere, alla fine dell’inverno, alla divisione dei cespi sia che la pianta viva in piena terra che viva in vaso.
