clorofito
Chlorophytum comosum.

Il Chlorophytum comosum è una pianta d’appartamento, comunemente chiamata “nastrino” o “falangio”, molto diffusa e facilissima da coltivare, da diversi anni la riproduco in maniera tale da avere piante sempre rigogliose. Durante la bella stagione la porto sul balcone ed ecco alcuni consigli per la coltivazione. Buona giornata, Francesco Diliddo.

Curiosità e consigli per la coltivazione del Chlorophytum comosum.

Pianta perenne originaria del Sudafrica, il genere comprende oltre 250 specie.
La varietà Chlorophytum comosum presenta radici carnose con foglie basali disposte a rosetta e produce lunghi stoloni penduli all’estremità dei quali si sviluppano piccole piantine che radicano spontaneamente a contatto con il terreno. In estate produce fiorellini bianco-verdastri riuniti in infiorescenze portate da lunghi steli carnosi.
La pianta raggiunge l’altezza di circa 25 centimetri e la temperatura minima invernale non deve essere inferiore a 7° C e non superare i 10-12° C (sono preferibili ambienti non riscaldati). Tenere la pianta in una posizione aerata, ma al riparo da correnti d’aria fredda. Le annaffiature devono essere abbondanti in primavera ed estate, tanto da mantenere il terreno costantemente umido, e ridotte in autunno-inverno, avendo cura, però, di non lasciare seccare il terreno. Per aumentare l’umidità ambientale sono utili spruzzature del fogliame durante il periodo estivo.
Per il terriccio predilige un miscuglio a base di torba con aggiunta di sabbia, per aumentare la permeabilità e per evitare che le punte delle foglie ingialliscano, le piante devono essere rinvasate ogni anno (in marzo-aprile) e, da giugno a settembre, si deve somministrare concime liquido una volta alla settimana.
A causa delle radici carnose, sono piante soggette ai marciumi. Bisognerà quindi porre particolare attenzione ad evitare ristagni d’acqua.
I clorofito si moltiplicano per divisione dei cespi o facendo radicare, in piccoli vasi con terriccio idoneo, le piantine che si trovano all’estremità degli stoloni, avendo cura di tagliare lo stolone solo a radicamento avvenuto. Meglio se tale pratica viene effettuata in primavera.

Una risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Subscribe to our newsletter

Sign up to receive updates, promotions, and sneak peaks of upcoming products. Plus 20% off your next order.

Promotion nulla vitae elit libero a pharetra augue