
La Rhaphidophora tetrasperma comunemente chiamata Monstera minima ha la caratteristica principale di avere le foglie piccole e che restano della stessa dimensione anche se coltivata in verticale sul palo in sfagno. Ho preso un piccolo esemplare, che ho piantato ai piedi della Monstera adansonii, proprio per riempire la parte inferiore del tutore in sfagno che tende a svuotarsi col tempo. È davvero incredibile la robustezza del fusto principale che continua a produrre foglie tutte uguali, come potete vedere dalla fotografia di seguito. Una pianta da interno di facile coltivazione e che consiglio per chi ha poco spazio in casa. Condivido come di consueto alcune informazioni sulla specie e i miei consigli per la coltivazione. Buona giornata, Francesco Diliddo.
Curiosità e consigli per le cure della Rhaphidophora tetrasperma
La Rhaphidophora tetrasperma è originaria della Thailandia meridionale e della Malesia e appartiene alla famiglia delle Araceae.
Come dice il suo nome “minima” è infatti la più piccola delle specie Monstera, in termini di dimensioni delle foglie, e si distingue più facilmente dalle altre specie del genere per il fatto che i suoi peduncoli sono molto più lunghi delle foglie.
Come esposizione la Rhaphidophora tetrasperma ama la luce intensa ma filtrata (da evitare i raggi diretti del sole) e le sue origini ci dicono che ama temperature mai al di sotto dei 15° gradi e possibilmente non sopra i 35° C. Richiede un’umidità molto alta dell’ambiente, almeno del 50-60% quindi è possibile aiutarla con un umidificatore oppure appoggiare il vaso della Rhaphidophora tetrasperma su un sottovaso con argilla mantenuta sempre umida.
Per le annaffiature la Rhaphidophora tetrasperma teme gli eccessi idrici quindi bisogna garantirle un buon drenaggio dell’acqua in eccesso e il terriccio deve essere sempre umido e mai inzuppato di acqua e non bisognerebbe lasciare la sua terra completamente asciutta troppo a lungo.
Il terriccio di coltivazione e per il rinvaso della Rhaphidophora tetrasperma deve essere di qualità, ricco di materiale organico, drenante e si può aggiungere una piccola parte di bark per le orchidee.
La propagazione della Monstera minima è davvero facile tanto quanto un Pothos e basta un nodo con foglia in acqua per dare il via ad una nuova pianta.

