Le fiere del giardinaggio sono sempre un momento di scambio con i vivaisti specializzati e durante Este in Fiore, mi sono fatto consigliare una pianta super resistente, al sole, al vento e alla siccità. L’Anthyllis barba-jovis è un arbusto che resiste anche alla salsedine per chi ha un giardino o terrazzo nei pressi del mare. Le sue piccole foglie sono “tomentose”, protette da una peluria bianca che le protegge dalle intemperie e che limita l’evaporazione dell’acqua. L’ho messa a dimora in un ampio vaso di terracotta (insieme al Leucospermum cordifolium), sull’assolato balcone esposto ad ovest, la fioritura è durata oltre un mese e comunque resta molto decorativa tutto l’anno e richiede davvero poche cure. Il suo unico problema sono le annaffiature in eccesso, per questo è utilissimo garantirle un ottimo drenaggio dell’acqua in eccesso. Vi mostro le foto scattate a fine aprile e buona giornata, Francesco Diliddo.
Curiosità e consigli per la coltivazione dell’Anthyllis barba-jovis
L’Anthyllis barba-jovis è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Fabacee, presente nella parte occidentale del bacino del Mediterraneo e in Italia (specie rara), si trova sparsa lungo tutto il litorale tirrenico, in Sicilia, Sardegna. Sul versante adriatico è presente solo in Puglia sul Gargano e isole Tremiti.
Il suo nome comune è Vulneraria barba di Giove da non confondere col Drosanthemum hispidum che crea in primavera una cascata di fiori fucsia.
Tra le molte specie di Anthyllis, la barba di Giove è una delle poche a svilupparsi come arbusto, raggiungendo l’altezza massima di 2,5 metri, una pianta perenne, non spinosa, con fusti eretti e rami fortemente legnosi. I fiori, di color giallo crema, sono raggruppati in capolini terminali all’estremità dei rami e la fioritura avviene da aprile a maggio. Come frutto produce un piccolo legume con un solo seme al suo interno.
L’Anthyllis barba-jovis preferisce i terreni sciolti, non molto fertili, ben drenati, meglio se calcarei. Molto resistente alle malattie e ai parassiti soffre gli eccessi di umidità, che possono provocare marciumi radicali. Resiste al caldo intenso in estate, alla siccità estiva, al freddo invernale e anche alla salsedine.
È importantissimo, come per tutte le piante a fogliame tomentoso, evitare di bagnare la vegetazione durante le annaffiature.