
La prima volta che ho vista questa pianta è stato a New York nel 2016 (vacanze natalizie), dove tutto era ghiacciato e lei decorava, in pieno inverno, delle aiuole pubbliche con colori accesi e vivaci.
Pochi giorno fa l’ho trovato nel mio rivenditore di fiducia e subito l’ho acquistata, abbinandola nel grande vaso della Picea glauca conica (l’abete in miniatura).
Una pianta di facilissima coltivazione che andrebbe seminata in estate e proverò la prossima estate questo esperimento e intanto condivido i miei consigli per la coltivazione.
Buone feste, Francesco Diliddo.
Curiosità e consigli per le cure del cavolo ornamentale
Il suo nome scientifico è Brassica oleracea acephala ed appartiene alla stessa famiglia del cavolo nero e cavolo riccio: pianta usata in maniera ornamentale per i suoi colori incredibili, anche’essa edibile.
È la soluzione ideale accanto all’Helleboro per decorare le aiuole, i nostri balconi e terrazze in pieno inverno in quanto la sua fioritura dura da novembre a febbraio: alcuni produttori li propongono come fiori recisi molto resistenti e duraturi. Il Cavolo ornamentale desidera un terreno drenante ma fertile e ricco di sostanza organica e preferisce un’esposizione in pieno sole o mezz’ombra.
Si possono trovare ibridi dalle forme delle foglie e dai colori assortiti (dal giallo, al rosa fino al fucsia) e possono essere seminati tra maggio e luglio all’esterno, direttamente in terra o in vaso.
Consiglio di tenere umido il terreno di semina fino alla germinazione e quando le piantine saranno abbastanza grandi per essere trasferite, dopo qualche giorno dall’attecchimento è utile concimare ogni due-tre settimane con un concime NPK 20-20-20 (stessa proporzione di azoto, fosforo e potassio).
Il Cavolo ornamentale richiede annaffiature regolari per mantenere umido il terreno, evitando però eccessi e ristagni idrici. In generale il Cavolo ornamentale è una pianta molto resistente, talvolta può essere soggetta a problemi causati da insetti fogliari e radicali (cocciniglie, afidi, acari) che vanno combattuti attraverso trattamenti naturali anche di tipo preventivo. Ad esempio olio di lino (preventivo per cocciniglie e acari), il piretro (afidi, cimici, ecc…), l’olio di Neem (mosche bianche, afidi, lepidotteri…) ed estratto di equiseto per contrastare le malattie fungine (mal bianco, muffe, oidio).

